ciao voce, spero che tu non fai parte della casa che hai descritto,per vincere la solitudine fai come le barche,che anche con la furia delle onde cercano un contatto.Apri le porte fuori c'è allegria.
un saluto,eclisse
tema a me caro, le solitudini. la tua casa sa come farsi rispettare, m'è rimasto negli occhi soprattutto il finale e nelle orecchie e nel cuore la seconda strofa, rich.
Io nella casa delle solitudini ci affioro ogni giorno. E' la descrizione di un luogo che ben conosco per professione. Anche se questa è anche la metafora di alcuni stati d'animo
Grazie per il tuo commento.
Voce
Nella casa delle solitudini non servono porte.....non entrerà nessuno. La solitudine, quando lo decide, esce dal tuo cuore.
Certi cuori, come quelli del luogo che mi ha ispirato,hanno mura molto spesse dalle quali è difficile far uscire la solitudine. Grazie per il tuo passaggio. Voce
quanto ho sperato fino al ultima riga che tutto poteva prendere un altra piega dove serenamente prende radice la felicità...invece no il mio cuore e rimasto triste della cruda realtà ... mi ha toccata molto
Mi spiace Nelly non aver soddisfatto le tue aspettative ma come dici tu, è la realtà. Ma se ho scritto questa poesia è perchè ero la e se ero la era per gettare un piccolo seme e sperare che esso cresca!
dekìliziosa nella sua malinconia,vera, perche' chi e' veramente solo dentro puo'aprire tutte le porte che vuole che solo restera'.Chi vuole sfuggire la solitudine pero' deve collaborare e reagire cercando di andare verso gli altri.questa poesia e' scritta molto bene.marinella
o apri quella porta oppure veniamo e la sfondiamo scherzosamente ciao
ah ah paolucci grazie..anche se la porta non era la mia quando scrissi quella poesia!