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Pubblicata il 25/10/2011
Ogni solitudine
cerca di sfiorarsi
come fanno due mani, che
vogliose, su due differenti barche
immerse tra la furia delle onde,
cercano un contatto;


Rabbiosi
come l'albero d'autunno
che, scosso dal vento
piange le sue foglie,
perso nella paura
di non veder più la primavera.


Nella casa delle solitudini
l'illusione di allegria
sdraiata su un divano;
nella casa, un gioco
fa spalancare una finestra, ma
nella casa delle solitudini
non si apre mai la porta!
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ciao voce, spero che tu non fai parte della casa che hai descritto,per vincere la solitudine fai come le barche,che anche con la furia delle onde cercano un contatto.Apri le porte fuori c'è allegria.
un saluto,eclisse

il 25/10/2011 alle 16:52

scritta e impostata bene...a presto

il 25/10/2011 alle 17:49

tema a me caro, le solitudini. la tua casa sa come farsi rispettare, m'è rimasto negli occhi soprattutto il finale e nelle orecchie e nel cuore la seconda strofa, rich.

il 25/10/2011 alle 19:32

Io nella casa delle solitudini ci affioro ogni giorno. E' la descrizione di un luogo che ben conosco per professione. Anche se questa è anche la metafora di alcuni stati d'animo
Grazie per il tuo commento.

Voce

il 26/10/2011 alle 14:07

Grazie

Voce

il 26/10/2011 alle 14:07

Molto prezioso il tuo commento.
Voce

il 26/10/2011 alle 14:08

Nella casa delle solitudini non servono porte.....non entrerà nessuno. La solitudine, quando lo decide, esce dal tuo cuore.

il 13/03/2013 alle 15:19

Certi cuori, come quelli del luogo che mi ha ispirato,hanno mura molto spesse dalle quali è difficile far uscire la solitudine. Grazie per il tuo passaggio. Voce

il 13/03/2013 alle 15:54

quanto ho sperato fino al ultima riga che tutto poteva prendere un altra piega dove serenamente prende radice la felicità...invece no il mio cuore e rimasto triste della cruda realtà ... mi ha toccata molto

il 13/03/2013 alle 15:56

Mi spiace Nelly non aver soddisfatto le tue aspettative ma come dici tu, è la realtà. Ma se ho scritto questa poesia è perchè ero la e se ero la era per gettare un piccolo seme e sperare che esso cresca!

il 13/03/2013 alle 16:17

dekìliziosa nella sua malinconia,vera, perche' chi e' veramente solo dentro puo'aprire tutte le porte che vuole che solo restera'.Chi vuole sfuggire la solitudine pero' deve collaborare e reagire cercando di andare verso gli altri.questa poesia e' scritta molto bene.marinella

il 27/03/2013 alle 13:08

Grazie Marinella..caro, come sempre, il tuo commento!

il 27/03/2013 alle 14:08

o apri quella porta oppure veniamo e la sfondiamo scherzosamente ciao

il 27/03/2013 alle 19:36

ah ah paolucci grazie..anche se la porta non era la mia quando scrissi quella poesia!

il 28/03/2013 alle 08:55