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Pubblicata il 24/10/2011
Nella penombra quieta
di questo mare interno
chiuso da sponde franose
dove onde danzano come farfalle
e complici ombre rimangono
nei margini sfumati del sogno
ascolto la pioggia che parla
di fughe
di lontananze
di giorni perduti in cui la tela
aveva colori
e un senso la speranza.
Ascolto la pioggia che ride
bussando
e dentro nel chiuso
a rigirare ricami di sogni
resta solo la noia.
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Terribilmente sentita
ti abbraccio
ninomario

il 24/10/2011 alle 09:57

è dolore, temperato dalla mente che immagino potente...tremenda, e molto bella...

il 24/10/2011 alle 21:48

Il finale merita già un pensiero, la noia così è sentimento comune ed eterno, rich.

il 24/10/2011 alle 23:05