cadono dai monti
dandoci il culo
violenti e sicuri
oscuri e ghignanti
rincorrono il vento
l'erba bagnata
su piani scoscesi
nel buio incipiente
parole confuse
e pensieri più viola
ridono e ringhiano
senza sapere
ti lanci a riprenderli
sempre più solo
a carpire il segreto
di una tribù oscillante
guardando dileggiano
nel modo a te noto
rallenti con gusto
li osservi sparire
per valli più fredde
spazi insensati
come pensieri
mentre sorridi
... rassegnato