PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/10/2011
Abbiate coraggio
nella vita: innamoratevi
e credete in Dio.
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Non sono d'accordo. Ci vuole molto più coraggio a non credere in dio..e per quanto riguarda l'amore, beh non è una questione di coraggio. Certe persone sanno amare, altre no.

il 08/10/2011 alle 18:10

che bella coin....simile a uno schiaffo, ma è una carezza

il 08/10/2011 alle 19:13

credere ai fanatismi e alle fantasticherie dell'uomo può infondere il coraggio di sor ridere ma non certo forza di creazione d'amore
ampie salvezze
un caro saluto
ninomario

il 08/10/2011 alle 20:04

3 righe immense.
è la parola Dio che crea incomprensioni.

il 08/10/2011 alle 21:33

..e poi hai dimenticato di niente altro..basta con i transfer..e l'omeopatia..

il 08/10/2011 alle 21:39

punti di vista, al di là dei quali spero la poesia ti sia piaciuta

il 08/10/2011 alle 21:44

grazie dell'apprezzamento caro arturo, si, vorrebbe essere molto positiva

il 08/10/2011 alle 21:44

anche qui punti di vista! ben vengano, e spero ti sia piaciuta.

ciao.

il 08/10/2011 alle 21:46

quel concetto chiamalo come vuoi, se può servire.

ciao.

il 08/10/2011 alle 21:48

basta con i ristoranti e i fiumi lenti...

il 08/10/2011 alle 21:49

????? x i ristoranti è difficile.... ma i fiumi ??? abbi pazienza..

il 08/10/2011 alle 21:59

basta con gli aggettivi a poco prezzo...

il 08/10/2011 alle 22:15

condivido, rich.

il 09/10/2011 alle 11:10

grazie rich. ci vuole coraggio, e molta forza, per innamorarsi senza egoismo e credere in un concetto divino più ampio di quello (necessariamente ridotto, perchè umano) fornitoci dalle religioni.

il 09/10/2011 alle 12:11

Ni Dieu Ni Maitre

il 09/10/2011 alle 19:32

ciao mario. io sono profondamente anarchico. non confondiamo dio con il clero... dio è bellezza e giustizia. quindi anarchia pura. è bene che non ha bisogno di regole. se credessimo davvero in lui, non ci sarebbero brutture.

comunque non voglio evangelizzare nessuno, questa esortazione è rivolta soprattutto a me stesso.

il 09/10/2011 alle 20:52

C'è qualcosa che non torna...comunque niente di male...il rispetto prima di tutto però un bel dibattito(come quelli di una volta..accidenti)su questi temi non sarebbe male. Gli ossimori sono il sale delle idee. Ciao

il 10/10/2011 alle 16:31

dai, un bel collettivo culturale...

forse non mi ero spiegato bene. l'anarchia posa sull'assunto che non ci sia bisogno di carceri non perche' i delinquenti possano andare in giro tranquilli, non per il caos, ma perche' non ce ne sarebbe piu' bisogno visto che tutti si comportano bene. utopia? al momento si, in futuro chi puo' dirlo.

per questo dio e' anarchia, vice versa l'anarchia e' bene, e' ordine intrinseco, e' disciplina. le regole su come coprire il capo o tenere la barba le danno i ragionieri della religione (p.e. san paolo). come la ragioneria, anche queste regole hanno forse la loro validita', ma derivano e non giustificano. gesu' cristo ha portato pochi messaggi rivoluzionari e fondamentali, servono quelli.

ma dell'innamoramento non ne stiamo parlando. il maitre chi sarebbe, la moglie? o la suocera? ;=)

il 11/10/2011 alle 07:37

L'anarchia ha in se l'essenza assoluta della libertà, per cui non è "condizionata" da nulla e da nessuno. Utopia? Forse. L'amore è una conseguenza dell'idea che si ha dell'anarchia nel modo di viverla. Il maitre? Non esiste. Le persone che amiamo sono noi stesse e noi stessi loro. Utopia?
Qui davvero c'è da eslcamare...Vivadio!

il 11/10/2011 alle 21:18

allora anche dio è libertà (di scelta e di azione), non è certamente condizionato da niente, è amore, è disordine e ordine... quindi l'anarchia, l'armonia perfetta che non ha bisogno di carceri, è il concetto che più si avvicina a quello divino, pur sempre incomprensibile per noi umani.

e la fede (in me abbastanza debole) è la soluzione vincente per la nostra tendenza a razionalizzare. quest'ultima più va avanti e più ci fa smarrire, come le lenti di un microscopio che si sfocano quando si avvicinano troppo all'oggetto.

il 12/10/2011 alle 22:19

Dio è autorità. L'anarchia è la negazione di tutte le autorità.

il 15/10/2011 alle 14:30

il dio cristiano del vecchio testamento lo era, perchè l'uomo a quell'epoca non capiva diversamente. ma gesù cristo è tutt'altro che autorità, e questo già duemila anni fa. il dio di cui parli è in genere quello delle religioni, che sono proiezioni umane, tentativi di capire l'assoluto. e più che autorità è bellezza e giustizia, l'anarchia, peraltro, non riconosce l'autorità esterna perchè pressuppone che gli uomini abbiano disciplina intrinseca, o autorità interna, cioè bene. e il bene cosa altro è se non un dio che non possiamo spiegare meglio?

il 15/10/2011 alle 22:51

Il bene è un'azione suprema(come il male è un azione contraria)ed è sotto la responsabilità dell'uomo in quanto essere. Se poi a questo bene vogliamo dare un aspetto "da Dio" è una opinione da credente. Rispettabilissima e profonda. Il mio convincimento del bene parte da una considerazione filosofica-morale. Terrena. Il mio intendimento è:pensare moralmente e agire eticamente, nei limiti dell'umana possibilità. Siamo a "questo" mondo e all'interno di esso dobbiamo dare la nostra voce. Con la parola e il gesto.

il 16/10/2011 alle 09:06

d'accordissimo, l'uomo puo' (e deve) scegliere.

poi. le parole possono essere bellissime (scriviamo poesie, no?) ma anche limitate, mentre provano a descrivere cose, concetti, etc. allora, davvero a dio puo' interessare se il nostro intendimento e' religioso o filosofico-morale? la chiesa richiede militanza perche' ne consegue potere, etc. ma la chiesa non e' dio. io voglio credere (chissa', forse mi sbaglio) che per dio conta che proviamo a far del bene, nel nome di geova, allah, budda, l'illuminismo, o come altro vogliamo chiamarlo. alcuni teologi dicono: non e' importante in cosa credi, ma cosa fai, come esprimi questa tua credenza. e la regola d'ora sarebbe; non fare agli altri cosa non vuoi sia fatto a te. esiste in quasi tutte le religioni maggiori. basterebbe questo, e al diavolo le discussioni teologiche sulla verginita' o meno della madonna.

il 17/10/2011 alle 14:49

Per esemplificare. Credo di non credere. Però c'è una contraddizione in termini. Dici. La chiesa non è Dio. Ma è stata la chiesa ad appropriarsi di Dio(qualsiasi chiesa su qualsiasi Dio)e c'ha insegnato(attraverso una educazione religiosa)come "occorrerebbe" comportarci. Ogniuno di noi sa che al prossimo non va fatto del male.
La teologia è fuffa. Come il taoismo, l'indiusmo.... e tutto ciò che è basato sulla "parola". Ecco dove nasce la libertà, che è il concetto di allontanamento da tutto ciò che ci "lega". Noi nasciamo liberi e "dopo" che accade tutto. Restare quel che si è. Questo è il problema dei problemi.

il 19/10/2011 alle 16:31

Qualsiasi cosa umana su qualsiasi cosa bella: la democrazia cristiana non era ne' democrazia ne' cristiana, la casa della liberta' e' forse liberta' di gnocca, il comunismo sovietico era capitalismo di stato. Ma ci sono anche le cose umane belle nelle chiese, nei partiti, in tutto il resto. E la chiesa in senso fisico e figurato e' un luogo dove si potrebbe parlare di dio. La teologia e' fuffa, si, tempo inutile, la mente umana non puo' spiegare dio, quindi si teorizzano sciocchezze tipo l'infallibilita' del papa, etc. Non so pero' quanto nasciamo liberi: i bambini sono i piu' animaleschi delle creature umane, poi (se va bene) l'uomo diventa civile, sociale, non egoista.

il 20/10/2011 alle 07:21

La libertà nasce incondizionata. Siamo noi stessi che la distruggiamo, attraverso le convenzioni sociali. Fare ciò che ci piace non è essere liberi. La libertà è proprorsi agli altri. Io non ho nulla contro le religioni ma provo fastidio quando queste determinano dei giudizi e dei comportamenti umani. Posso aspettarmelo dalle ideologie perchè queste sono frutto della mente umana(bella e diabolica)la religione no, perchè parte dal presupposto dell'Alto, del Cretatore, del Bene sempre e comunque. A ben riflettere storicamente(anche numericamente)sono le religioni ad avere sulla coscenza i più grandi misfatti riversati sull'umanità. Per questo, a Dio(qualsiasiDio)antepongo sempre l'uomo.

il 20/10/2011 alle 16:40

I piu' grandi misfatti sono dovuti alle ideologie usate nel momento contingente per manipolare le masse. Finche' funzionava, la religione e' stata fra le piu' potenti. Poi e' subentrato il nazionalismo, il razzismo, etc... conditi o meno di fede o non-fede. Il mito del buon selvaggio e' affascinante ma non regge; preferisco la nostra societa' distorta, piena di convenzioni, ma comunque con punte creative eccezionali, a una societa' primitiva che comunque contiene violenza, soprusi, malattie, ignoranza... Certo che la nostra civilta' non e' perfetta, anzi, ma in miglioramento. Scusa se dissento: continui a porre in conflitto Dio e l'uomo. Secondo me non c'e' contraddizione: non a caso Gesu, figlio di Dio, nei Vangeli e' spesso chiamato Figlio dell'Uomo. Questo per me e' uno dei rompicapi piu' affascinanti del Libro, assieme alla questione: perche' Gesu' amava cosi tanto i bambini, che sono crudeli, prepotenti, arroganti? Il resto della Bibbia, incluso razzismo, omofobia, pena di morte, e' superato grazie a Gesu' e era in funzione del momento storico.

il 21/10/2011 alle 07:21

Vogliamo parlare dei popoli del continente sud americano distrutto dai "conquistatori" finanziati dalla chiesa cattolica attraverso i regnanti dell'epoca? Vogliamo parlare delle "crociate" istituite dalla chiesa cattolica con la "scusa" della difesa della croce con interessi di dominio? Vogliamo parlare della beata santa inquisizione apripista di tutte le forme di potere e terrore? Vogliamo parlare dell'appoggio "silente" della chiesa cattolica verso il nazismo? E i silenzi di Papa Pacelli? Vogliamo anche disquisire sulle responsabilità della chiesa argentina(vedi cardinale Pio Laghi)in riguardo ai desaparesidos? La chiesa quando si fa potere è male. Il buon Gesù è servito da alibi. Nessuno ha ragione ma cominciamo dai torti. L'uomo che intendo io non è il "selvaggio" ma quello libero mentalmente. Libero di sbagliare. Il nuovo testamento è costituito da verità rivelate. Secoli più tardi una cultura c'ha insegnato a coltivare il dubbio. Il libero arbitrio. E' quella, secondo me la più grande scoperta filosofica regalata a noi poveri esseri terreni.

il 21/10/2011 alle 16:09

Ma io non voglio difendere la chiesa cattolica. Non e' infallibile, e' un prodotto umano, quindi quando si fa potere e' male. Ha fatto danni, ma ha fatto e fa anche qualcosa di buono. Io odio la sua connivenza con il potere e l'ostentazione del lusso. Comunque Gesu' e' il primo che ci ha insegnato a dubitare. Dubitava ed era tentato malgrado fosse Figlio di Dio. Poi del dubbio se ne sono accorti dopo 1700 anni, dopo l'Inquisizione, i genocidi degli indigeni, le scomuniche, le guerre di religione...

il 24/10/2011 alle 09:47

Il dubbio ha tolto i dogmi all'uomo. No, Gesù non predicava il dubbio. Predicava la tolleranza, il bene fraterno,ecc,ecc... perchè diceva....in verità vi dico....dov'è il dubbio? Non esiste una unica verità. Esistono miriadi, frammentate verità. Questo è segno di crescità. Individuale. Collettiva.

il 25/10/2011 alle 16:25