Come dardi le emozioni mi trafiggono
Da parte a parte lasciandomi dei vuoti dentro
Colmati da marcia malinconia e timida rabbia
Infettati da sentimenti che mi rendono deboli
Vedo il puzzo della vita e il grido muto della morte
Assaggo i frutti del piacere e ne vengo nauseato
Gusto l' amaro del violino e il dolce dell' ambrosia
La folle razionalità lascia spazio al mio istinto
Inghiottisco la realtà e ne faccio tesoro
Travolto dall' alcol mi aggrappo al surreale
Inascoltato è il sordo suono della coscienza
Spogliato è il mio corpo dal grave peso dell' anima
Sono libero di dimenticare il sublime tradimento