PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/10/2011
Quand'ero un giovane marinaio
mi proponevo di migliorare la razza umana
ma mi pare di non esserci riuscito. Alle meticce lunghe
e magre che nei bar della Marginal dissertavano di Basquiat
non piaceva l'astrattismo delle mie mani. Le ricche pensionate
che m'imboscavano sulla Croisette o Ocean Drive al grido
di “Boogie Wonderland!” erano troppo destrutturate
per i miei gusti. Tentai spettacoli di avanguardia
con le rifugiate cambogiane che però se ne tornarono
a Phnom Penh. “Mi dispiace, devo andare” dissero in un Italiano
imparato in discoteca. Ma non mi sono demoralizzato: ora frequento
la Casa della Cultura dove si organizzano sfilate filosofiche. Mi trovo
un po' a disagio ma aspetto che l'Estate se ne andrà insieme al Sole
come cantavano a Sanremo. Non pianger più bambina. Vi amo tutte.
O eternità. Spalanca le tue braccia. Magari viene anche Miss Italia
1955. Io le dirò di quando io e Baudrillard ci facevamo le seghe
sui saggi di Lacan, o forse era il contrario ma che vuoi
farci è passato troppo tempo. Punti invisibili...
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io, invece, mi ricordo bene che erano i saggi di Lacan.

punti invisibili inseguiti dai cani....

baxi

il 01/10/2011 alle 18:21

cara valerie, se lo dici tu. stanche parabole di vecchi gabbiani...

il 01/10/2011 alle 20:37