PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/10/2011
L'andatura incerta, barcollante,
evidenzia lo stato del mio bisogno.
Eppure…, nessuno mi avvicina
pronto a darmi un po’ di compagnia.
Mi guardo attorno vago,
sicuro di non avere smarrito la strada maestra.
Le braccia sono tese in giù,
le mani tengono stretto il mio bagaglio racchiuso dentro sacchetti di plastica.
Il mio abbigliamento lo conosco a memoria,
vorrei dimenticarmene.
Le mie scarpe, vanno bene per tutte le stagioni.
La mia igiene personale non è più curata come un tempo,
lo è solo quando trovo delle monete per recarmi ai bagni pubblici.
La mia faccia, non so quale trasformazione abbia avuto,
non piace specchiarmi alle vetrate dei negozi,
amo il ricordo del viso di quando ero fanciullo.
La mia casa è questa città,
con tutte le sue piazze, strade, vicoli,
dove giorno per giorno combatto per la sopravvivenza, tra l'indifferenza di tutti.
Questa scelta è avvenuta non per caso, la mia vita è cambiata, non ero così.
Si commettono degli errori, li ho fatti, ora pago il conto.
Sono sereno, non ho nemici,
non ho le preoccupazioni di quanti si svegliano con il tormento di non farcela a vivere nella giungla di cemento.
Il mio mondo lo conosco bene, così come lo conosce chi vive come me.
A nessuno chiedo la carità, mi vergogno.
Sono felice quando un sorriso s'illumina sul viso di chi si accorge che esisto.
I miei pasti sono sempre rari, regolari quando vado alla parrocchia di Don Giulio.
Conosco tutti i cassonetti della spazzatura della città.
Dal loro contenuto conosco le abitudini degli abitanti.
So dei loro hobby, cosa leggono, quanto hanno in banca e tante altre notizie.
So che tante persone sentono dentro,
una gran voglia di liberarsi della gente che come me occupa indegnamente uno spazio nella società.
Proseguo il mio cammino,
seguo la mia stella come fecero i Magi.
Un giorno si fermerà ed io con lei.
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molti credono che barbone viene da barba grande..
spero che leggano e sappino leggrere
grazie
un caro saluto
ninomario

il 01/10/2011 alle 16:43

Nessuno occupa indegnamente uno spazio, forse nella società, ma non nella vita. Nella vita c'é posto per tutti, cibo per tutti, aria per tutti. Noi e solo noi abbiamo creato qualcosa che emargina, che fa distinzione. Se non esistessero i soldi, si vivrebbe lo stesso. Tutto é di tutti.
E forse la stella da seguire é solo una.

il 03/10/2011 alle 17:37