PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 26/09/2011
mi veneri senza sapere che digiuno parole
in un angolo dell'auto nera
senz'accorgerti di una riga
che corre dalla tua voce al mio dolore
chilometri di eredità mal spesa
la casa che non vorrei regnare
la notte che disinfiamma e grida;

saperti entrato a forza nel volante
luci di lontra negli occhi dei passanti
confesserò il disprezzo per le cose a metà
a chi domani a chi nel sepolcro
e intanto scende brina su di noi
che siamo profili doppia lama
che siamo acquatici nemici:

il vetro ingabbia e la radio ingoffa
al semaforo piove dentro le mani
credo alla faccenda del male del mondo
idee diverse e nobili giustificazioni
odio la politica dopo il concerto
che anno trasale e si mette a letto
buie le scale, arrembaggio al sonno.
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lacerante. intelligente. scritta benissimo.

d*

il 26/09/2011 alle 11:25

stupenda in ogni suo verso.
ninetta

il 26/09/2011 alle 12:49

Meravigliosa.
Alessia

il 26/09/2011 alle 13:35

Bella e coinvolgente, ti assuefa come il vento di primavera.
Un saluto Andrea.

il 26/09/2011 alle 16:09

piacere, Antonella.

il 26/09/2011 alle 16:20

la tua vita lo è, rich.

il 26/09/2011 alle 16:21

devi essere molto carina, rich.

il 26/09/2011 alle 16:21

non sono primaverile ma se lo scrivi ci credo, grazie da rich.

il 26/09/2011 alle 16:22

La bellezza di questa poesia e' nell'essere quotidiana ed epica al tempo stesso.

Provi a controllare la tua sensibilita' ma è un mare in piena che, per fortuna, per il nostro piacere, non si puo' ingabbiare.

Bravissima.

il 26/09/2011 alle 16:44

forse è vero che in arte si parla della realtà per parlare d'altro, che la vita è un pretesto, grazie mille da rich.

il 26/09/2011 alle 16:55

mi viene in mente la formula: radice di cateto al quadrato + cateto al quadrato = ipotenusa( la tastiera non prevede formule)
due personalità forti elevate al quadrato nei momenti del litigio non possono che fare scintille, una eccessivamente sensibile e tutta volta all'interiorità, l'altra eccessivamente pratica e concreta....però nonostante le differenze assieme si completano, fanno un triangolo rettangolo, che simbolicamente rapresenta l'ascesi spirituale..
sicuramente la tua ispirazione ha poco a che vedere con la geometria...però, c'è poesia anche in quella, almeno per me e la tua bellissima poesia mi ha ispirato in questo senso.( io amo la matematica e la geometria).
baci
eos

il 26/09/2011 alle 18:18

non capisco niente di matematica e geometria(anche di molte altre cose) ma il tuo commento mi ha deliziato, era un ritorno in auto nella notte dell'ultimo dell'anno di x tempo fa (vero, vado sempre a un concerto classico il 31 e odio discutere di politica dopo musica magnifica) che rappresenta tutti i litigi di una coppia. l'ipotenusa è venuta ieri notte a trovarmi, come filo, retta che tracciava una continuità tra me e l'altro, un gran saluto da rich.

il 26/09/2011 alle 20:26

Il mio parere è che hai superato te stessa Rich
con questi tuoi versi magnifici e esilaranti.
Complimenti Marion

il 26/09/2011 alle 21:04

contenta che piaccia alla signora con ali di farfalla e nave in porto, rich.

il 26/09/2011 alle 22:57

IL litigio ha un pregio ,che al termine...gli animi si acquetano...e ritorna la pace!...
Sempre profonda e introspettiva.
Ciao rich.
Un abbraccio.
Dora

il 27/09/2011 alle 19:02

sì la pace è la parte migliore, grazie e un gran saluto da rich.

il 27/09/2011 alle 19:35

sprizza fuoco e fiamme...in piu' questa cronaca di un pomeriggio nero( chissà perchè ci vedo il pomeriggio) con la pioggia( chissà perchè pioggia) ha il sapore amaro dell' incomunicabilità, e della solitudine piu' assoluta...per me è molto bella, ma questo già lo sai...

il 27/09/2011 alle 21:32

grazie artie, non risco ad andare sui messaggi, spero domani, rich.

il 27/09/2011 alle 22:16

In quel "mi veneri senza sapere che digiuno parole" c'è disprezzo, un "quasi" odio strisciante che permea tutta la composizione. che si ripete nella "casa che non vorrei regnare" nei "profili a doppia lama" e si presenta evidente nel disprezzo per "le cose a metà." L'ipotenusa è la base del triangolo...gli angoli sono cosi "acuti" e l'apice pare sfocato...all'orizzonte. Molto bella Rich...Grazie. Henry

il 29/09/2011 alle 10:17
dck

Davvero.
davvero, questo è quello che sempre, quando entro in questo sito, spero di poter leggere.
qualcosa che mi faccia perdere la cognizione di dove mi trovi e che ora sia, nell'intervallo in cui leggo le parole.
qualcosa che mi faccia scattare dentro i meccanismi della soddisfazione.

E non faccio neppure fatica a dirti che avrei voluto scriverla io.

Buon tutto.
Dck

il 02/10/2011 alle 10:43

il disprezzo è per le cose, le situazioni, per le persone no a meno che non mi offendano e io m'indigno spesso. l'apice non mi appare sfocato, l'ho sempre ritrovato, ma grazie per l'acutezza, rich.

il 02/10/2011 alle 20:55

mi fa molto piacere, era un ricordo di tanto tempo fa che unito ad altri simili aveva voglia di venir fuori. Buon tutto anche a te, Dck, che il tuo fiuto ti segua sempre, Rich.

il 02/10/2011 alle 20:59