Un eco si diffonde nel mondo, la provenienza agita i cuori dei popoli che lo abitano.
Le armi hanno lasciato posto al dialogo che sembrava esaurito.
In questi attimi si dimentica quello che accaduto poco prima, e si manifesta con esplosione la gioia di vivere.
I brandelli di una cultura sterminatrice, perseverano ed animano gli irriducibili.
Sono gli stessi che hanno usato la bandiera nazionale per i loro scopi meschini.
Al termine d’ogni conflitto, trattative rendono le parti sul campo artefici di avere scritto una pagina di storia indimenticabile.
Chi ha vissuto direttamente la tragedia della guerra, assapora la pace con amarezza.
Amarezza segnata sui volti, con quei occhi che trasmettono miliardi d’emozioni.
Le assenze si contano, sono quelle che pesano dentro.
I bambini, oggi, se ne esistono ancora, hanno raggiunto una maturità precoce.
Le immagini televisive hanno evidenziato questa crescita durante il loro cammino per la vita, fug-gendo dalla loro infanzia, distrutta dalle bombe e dall'odio degli uomini.
Pace, pace, pace, si sussurra fra le labbra cercando di convincersi che esiste.
Pace, valore umano che è calpestato sotto l'egida del potere.
Pace, contrapposizione alla guerra, che adotta le stesse strategie per restaurare le crepe create dal-l'intolleranza, dall'indifferenza, dall'arrogarsi un diritto sui propri simili.
Pace sinonimo di libertà.