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Pubblicata il 21/09/2011
Dall'alto d'un grattacelo
osservo solitario
il mondo che mi circonda,
scorre, si muove, vive,
incurante di chi lo mira da lontano.

Anche da quassù,
ove la piccolezza dell'uomo
si fa poderoso gigante,
scruto tra la gente
alla ricerca del mio amore,
perso in quel manto di foglie
dai variegati colori.

E mentre passa la giornata
così,
come e cominciata in un fascio di luce
lenta,
si spegne in una corona dall'aureo colore.

Gli uccelli liberi,
volano, svaniscono nell'orizzonte,
e alzando lo sguardo al cielo amaranto
vedo le soffici e placide nuvole,
cumoli dorati,
che s'avvicinano.

Alzando un braccio all'aria,
penso a quando vedrò il mio amore,
per dirle,
che stavo toccando le nuvole.
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Scusa te la ripetizione non ne comprendo il motivo.

il 25/09/2011 alle 18:30