PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 19/09/2011
poi dicono che uno sta sul ramo
più illuminato del pesce abissale
per l’offensiva finale

e scende non appena la collezione prenatale
di bambole lo guida alla macchina
e con un po’ di panna alla fragola

ma non significa che quando l’idea non regge
plasmi l’argilla perché non sempre
respira, non sempre

ma questa volta sì. E’scomparso
l’alfabeto.
Le punte e onde del pantocrator

lo vogliono addormentato
tra le peripezie del linguaggio
e la silhouette di un tempo.
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in questo scritto ti sento enogmatica ,vome mai ,mia dolcissima anna eileggo sempre volentieri, mia musa ispiratrice un BACIO TUO TERCLA

il 20/09/2011 alle 19:12

in questo scritto ti sento enogmatica ,vome mai ,mia dolcissima anna eileggo sempre volentieri, mia musa ispiratrice un BACIO TUO TERCLA

il 20/09/2011 alle 19:12

sì, nella mia pur breve carriera di piccolo psichiatra cresce, credo di aver avuto la visitazione di qualche disturbato ecolalico e disvocalico......ma mi chiamava Maria (e, ingranando il rosario, prometteva di rapirmi e sottrarmi a quel West Side di matti come gli altri, mai come lui, secondo lui...). Mai tuttavia (anche per l' età, forse) mi sentii chiamare Anna (una volta solo, ma Simeone era uscito a coltivare i lillà e a ritagliare prepuzi per decorare il centrotavola, mi chiamò Elisabetta.....fu poco dopo che il poveretto avvertì le doglie e le gioie del parto....così gli consigliammo la pillola anticoncezionale....ma forse facemmo male....ora purtroppo sarà necessario tagliare per riportarlo al suo vero sè....urge un chirurgo brasiliano o cambogiano...mi appello al Presidente Schreber......)

il 20/09/2011 alle 21:07

somministro io i calmanti stasera?

il 20/09/2011 alle 22:01

Lei strappa sempre la calorosa approvazione del Doktor!

il 20/09/2011 alle 22:22