Vi faccio uno show alla Petrolini,
incanto i locali ed i clandestini.
Prometto, poi fuggo e rido di cuore
di ciò che sarà fra quarant’otto o più ore.
E al colmo del colmo, per darvi vergogna
del viver domani, chè vi resta una fogna,
vi ho detto che anch’io vi son’ cittadino,
per quel che mi costa! Io, sommo e divino
son’ sceso al livello dei Lampedusani.
Io potente, dall’Olimpo mi offro agli Umani:
li compro , li inganno e mi fa anche piacere
se deboli proni si piegano , in alto il sedere !
Son’ fatto così, son’ io che comando, che far ci volete:
mi servono leggi, io le faccio, ma non comprendete!
Mio è il Mondo, l’Italia compresa. Mia è la terra
che voi calpestate,a mia voglia do pace o la guerra.
Vi sono oggi amico e domani tradisco,
voi nel tempo servite , all’eterno io ambisco.
E poi, che volete, mi avete votato,
ed ora vi ho in mano, qualche volta comprato.
Non temo il futuro, non rimpiango il passato.
Ho in cuore sorprese che nessuno ha pensato,
attore e guascone, un po’ ladro e immodesto
vi uso e disprezzo ma al Governo io sono, e qui resto!