PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 12/09/2011
Luci di stelle morte
celate, imprigionate,
nell'infinita oscurità del cosmo
che dilaga come marea
che ricopre e divora la Terra.

Draghi di ghiaccio
scivolano veloci
su arcobaleni congelati
e serpeggiano sibilanti
come neri serpenti senza ali.

Pozze nere
di pece e sangue
raggrumato e incrostato
come vecchie macchie
come rancori mai dimenticati.

Antiche creature
arrancano faticose
nel freddo deserto
di buchi neri cosmici
e perduto calore.

Come un marinaio
catturato in una tempesta
che cerca di veleggiare
verso più tranquilli lidi,

così la Vita arranca
nella sua piiù triste ora
cercando di raggiungere
quel calore perduto.
  • Attualmente 3/5 meriti.
3,0/5 meriti (1 voti)

Cupi versi aleggiano nel tuo cosmo infinito,
poesia da me apprezata per l'abile uso delle immagini,
specialmente quella dei draghi.
Un finale spiazzante, se pur vero; si spera che in lidi lontani splenda un bagliore dal caldo tocco.
Ciao ^^ Andrea.

il 12/09/2011 alle 15:56

già, si spera, ma a volte anche la speranza è ghiaccia. grazie del passaggio

il 29/09/2011 alle 18:40

ti ringrazio. ciao

il 26/03/2012 alle 13:19