PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 10/09/2011
Credetti a lungo nell’ideologia delle calze a rete.
Ascoltavo musica proveniente dallo scarico del bagno.
E mi cibavo di fango molle, notti insonni, pillole dimagranti.
Ora son cresciuto. Non ho più tempo di scrivere poesie
o venerare donne nascoste dietro gli occhiali neri.
Il battito dei loro tacchi mi spaventa sempre
ma faccio ormai finta di niente. Apprezzo
il sole che mi colora il collo. Non spero
più di cambiare il mondo. È quello
un muro troppo duro. Alto
oltre il mio futuro. Che
si sa finirà già dopodomani
o nei suoi dintorni. Intanto non
mi distraggo. Coltivo patate dolci
studio la psicologia delle mie capre
e la notte me ne torno a letto
quasi contento.
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minimalista? Direi di si, in ogni caso, in questa tua un pò crepuscolare, mi ci rivedo...

il 10/09/2011 alle 22:29

crepuscolare... quasi agonizzante... ciao ciao

il 12/09/2011 alle 09:55