PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 03/09/2011
ho l'inceder delle stagioni
ficcato in bocca come ovatta ad assor-
bire le zuppe sanguinolente che tràci-
mano dalle foci dei rigagnoli
versiliani
dove si dibattono teorici pesci

non mi uccidere dico al folle io è
un molto famoso scimpanzè

il folle non ha stomaci per intendere
presto la mia linfa inzuppa il cortile
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inenarrabile peana all’Amore Universal (anzi, RKO), con una piccola specchiera sull’ultima plissette dell’identità cortese svelata dal flusso lunatico anticipante ma pure restìo di cui s’imbeve ogni pesce non Findus (e mai perplesso dopo un turpiloquio: ho parlato poco?) e così dibatte (la classe non è acqua) sul tanto meglio tanto peggio (o il contrario topo: come eravamo? E perché ci siamo incamminati al suolo?). E altresì nototorio (ma postumo) come in Versilia si esilia la sparuta anguilla (quando beve il the e prorompe in un ‘tiè’ ermetico, verticalizzando il medio a ciò che è in alto come in basso, l’impudica). Poi tutto è infinita hybris, quasi che Atteone avesse flambato le banane sacre e ne fosse rimasto scottato (e Zeus disse: li taglierò in due……). Se non bastasse ho un link protogonio: http://www.dailymotion.com/video/x45l08_la-scimmia-stupratrice-da-the-sexua_fun. best regards. J

il 04/09/2011 alle 00:37

Lei ha indubbiamente ragione su tutta la linea. Posso offrirle un tiè al gelsomino?

il 04/09/2011 alle 11:24

sono forse molto stupida, ma tutto questo (incluso lo scambio di commenti) mi ha fatto molto ridere e quindi allungato la vita. grazie di cuore! un baxio.

il 14/09/2011 alle 15:42

zì zì, ztupida. ormai è probabilizzimo.

il 23/09/2011 alle 16:46