PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/08/2011
Quel Lago del Cuore

Capita di tanto in tanto sentir dire
da alcuni che sono felici
e che non hanno bisogno di Dio.
Ognuno sperimenta la felicità
secondo un lasso di tempo
che varia da persona a persona.
Se non fosse per quella corrente
che fa vibrare ogni cellula
e si insinua nel nostro quotidiano,
la vita sarebbe quasi insopportabile,
perché una felicità del momento,
dovuta a circostanze favorevoli,
può mutarsi in tristezza per un’amenità.
Nessun oggetto accessibile ai sensi
può dare una felicità permanente.

Spesso, senza esserne consapevoli,
facciamo proprio come quel cane
che trova un bell’osso secco,
lo azzanna, lo mastica e lo trova
appagante e molto divertente.
L’osso duro ha ferito il tessuto
tenero della bocca del cane,
ne esce del sangue che gusta,
credendo sia dovuto all’osso
che azzanna, e così è felice.
Perciò continua a cercare ossi secchi,
e tutte le volte che ne trova è felice.
Il cane non sa andare oltre l’illusione
di ossi vecchi, secchi ma saporiti,
né mai potrà conoscere la verità.

Noi possiamo superare le illusioni,
vivere la verità, non come cani;
invece siamo disposti a credere
che felicità è sinonimo di oggetto
e del suo pieno possesso.
C’è una porzione della nostra mente
che ci ha a tal punto persuasi,
da indurci ad aumentare i nostri beni.
Ma, nello stesso tempo,
l’intelligenza osserva come la gente
che ha di più, non è la più felice,
mentre quella che si arrabatta
con il necessario è, spesso, molto felice!

Quando il desiderio fa capolino
la mente si agita e si oscura,
la beatitudine del Sé, che si riflette
come Luce sul lago del cuore,
si affievolisce a tremolante lumicino.
Ma come può, l’eterna beatitudine,
esser nascosta dall’agitazione mentale?
Sperimentiamo il sovrapporsi sulla verità
di ciò che la distorce e la nasconde,
come nuvole che oscurano il sole brillante.
Bugia che convince tutte le persone
che si accontentano delle apparenze
e non hanno voglia di approfondire,
credendo di aver diritto alle pie illusioni
perché molto hanno sofferto
e quindi molto va loro perdonato.
C’è una lunga strada che è lastricata
da molte pie illusioni.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

tutto vero, mi ha colpito soprattutto l'ultima strofa, quando parli delle illusioni, delle apparenze che accontentano chi pensa d'aver molto sofferto, e quindi sente di dover esser perdonato...questa è una piaga sociale, molto diffusa...ciao Discri

il 28/08/2011 alle 10:36

sono assolutamente d'accordo: la felicità non può essere all'esterno di noi, legata al possesso di questo o quello. E' la società dei consumi, la pubblicità ingannevole, i falsi modelli proposti che ci illudono che possedendo quei particolari prodotti saremo felici...ma dici bene, più si ha meno si è...ci si spersonalizza, si perde il contatto con se stessi e si proietta l'insoddisfazione sulla mancanza di cose.
le persone semplici, che vivono in maniera più autentica e coltivano il proprio spirito sono felici pur non possedendo nulla...in realtà possiedono moltissimo: la capacità di non lasciarsi trascinare dalle "pie illusioni" di felicità e di saper essere veramente felici.molto piaciuta,
ti abbraccio
eos

il 28/08/2011 alle 11:26

un esegesi del comportamento umano e delle bandiere illusorie in cui si rifugia la speranza di felicità, che dev'essere cercata e colta nei lontani abissi del cuore e dell'anima
Un carissimo saluto, Discri1
Ax

il 28/08/2011 alle 18:47

Una definizione corretta della vita vissuta Vincenzo,
mi hai emozionata poichè mi sono riconosciuta nei tuoi versi, purtroppo vivere la vita con decoro insegna tantissime cose, come per esempio la dignità che non bisogna mai perdere.

Vorrei regalarti un commento più consone
ma in questo istante sono a corto di parole.

Dico solo che ti voglio bene per come hai scritto.
Marygiò

il 29/08/2011 alle 08:30

è un'abitudine atavica,
grazie caro arturo,
è una modica
nullità in futuro.
un abbraccio

il 30/08/2011 alle 10:19

quelle persone "semplici" (leggi "pure di cuore")
avranno compreso che è meglio mettere un "tetto
ai desideri" piuttosto che un "cappio"!
Grazie eos, ti abbraccio con affetto

il 30/08/2011 alle 10:22

grazie del gradito passaggio, Ax
un salutone
discri

il 30/08/2011 alle 10:23

Grazie cara, io ti voglio bene e ... basta!

il 30/08/2011 alle 10:24