PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/08/2011
Più che decadente ti direi decaduta.
Ma quanto belli i giardinetti calvi con le palme
ed i bar dove si sorseggia cocco davanti al largo
fiume che già promette il mare. Fornisci anche
un senso estetico ed ecologico ai topi
che t'attraversano la strada.

Da te mi fermerò per qualche secolo.
Vorrei arredare la mia casa di tappeti
rossi e pochi mobili. Suonare uno stereo
enorme. Produrre nuvole d'incenso
ad altezza di ginocchio.

E con la luna piena dare feste su in terrazza.
A mezzanotte guarderemo lo Zambesi
declamando i mille nomi d'un Dio
che deve essere cieco o
troppo tollerante.
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visionaria, un elogio del sogno, scritta benissimo e con grande amarezza finale

il 25/08/2011 alle 21:37

grazie arturo. alla fine un pò d'amaro ci sta sempre bene.

il 26/08/2011 alle 15:11