Maria se n'era andata perchè non sopportava il graveolente odore del fumo...scherzo ovviamente!
un ricordo struggente
ninomario
Drammatica rievocazione di una notte nel campo di battaglia, dove il senso di precarietà si appiglia ad una domanda senza ascolto e senza risposta.
Interessante testo.
Vania
per un soldato in guerra la vita si mostra in tutta la sua drammatica precarietà.Mai come quando rischiamo di perderlo, ciò che diamo per scontato e la vita stessa acquistano tutto il loro valore.
bella e toccante.
ti abbraccio
eos
deliziosa. una delle cose più belle che hai mandato da sempre, per spirito e segno, quest'umanissima trincea con dentro il nome di donna più comune e più santificato della storia e due fratelli in armi ungarettiani, grazie da rich.
Molto sentimentale questa poesia
scritta in un momento molto particolare.
Complimenti Arturo per questo pensiero divino.
buona serata.
Marygiò
la morte quando è annunciata è veramente tremenda...era quello lo stato psicologico di quei soldati...attendevano, e la guardavano in faccia ogni momento..grazie Vania
sei troppo buona mia cara...è solo una riflessione sull' attesa di un soldato, uno dei tanti di quella guerra che sembra così lontana, i cui strascichi psicologici hanno portato poi a quella catastrofe collettiva della seconda guerra mondiale...grazie
Si, momento particolare dici Marì? Può darsi, sto leggendo di storia, questo periodo, una riflessione, a modo mio...grazie Marì