Disteso in un letto di ospedale
ho visto la morte venirmi incontro.
Ancora cosciente,sentivo porte scorrevoli
aprirsi e chiudersi continuamente.
Infermieri mi bucavano le braccia,
con aghi sottili,per iniettarmi coraggio e fortuna.
Il mio vomito non cessava di venir fuori.
Una vita,la mia vita,
perennemente in smarrimento
si sentiva a disagio,in compagnia
di tutte quelle persone estranee,
e per togliere il disturbo
voleva andarsene per sempre.
Il pensiero della morte rimbombava sempre più forte
in una testa senza collo
e in un corpo senza scheletro,
impegnato a rigurgitare l'anima
per salvarla dal risucchio della morte,
la quale decise di rimandare,
spegnere le fiamme dell'inferno
e riportarmi in un mondo rovinato da noi stessi
V.Parrulli