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Utente eliminato
Pubblicata il 04/08/2011
Vado via.
Mi basta una valigia, il resto della mia vita è un certosino lavoro di intarsio scavato nella mia anima.
Ci pensa questa maledetta amata memoria a ripescare di tanto in tanto un volto, una parola, ricordi da sbattermi crudamente sul viso.
Non so dove andrò.
Non ho mete e non voglio averne.
Quanti treni presi al volo, quanti persi, quanti deragliati su rotaie ormai logorate dal tempo e dall'incapacità.
Adesso prendo il primo in partenza.
Al di là del finestrino corrono alberi ed onde, ogni tanto un campo arato .
Il treno rallenta, si ferma, sbuffa.
Scendo e tutto è come era prima.
Perché non serve fuggire.
Avrei dovuto lasciare me altrove, e non tutto il resto.
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