PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/08/2011
Negli anni incauti della giovinezza
quando ti senti vivo , travolgente ,
non realizzi certo con chiarezza
mentre ti muovi in fretta tra la gente
che il tuo modo di fare e di proporti
è ancora quello dei calzoni corti.

Balzi e rimbalzi come un capriolo
fai tardi e ti sollazzi con gli amici
hai l’animo egoista e un po' mariuolo
di chi non vuole mettere radici
senza badare tanto a chi si lagna
perché ci sguazzi nella tua cuccagna.

Poi viene sera , quasi all’improvviso ,
lasciandoti quegli occhi un po’ intristiti
quelle rughe marcate sopra il viso
quel corpo che non sta più nei vestiti
tutti quei segni tanto ingenerosi
d’un male universale : la sclerosi.

La prostata , gli occhiali , l’astinenza
gli eventi ormai si annegano nel vino
tu mi sembri , perdonate l’indecenza ,
quella robetta gialla che il bambino
per sue necessità molto impellenti
depone sui vestiti dei parenti.
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verissimo che la gioventù è intrisa di vitalità, non si pensa al domani...è bello che sia così....poi il decadimento negli anni, il corpo che non piace, le malattie...non siamo robetta gialla caro giannetto ma memoria per i figli, saggezza per i giovani,e non ti nascondo che mi piaccio ancora nonostante gli anni ,amo vivere pur con molte sofferenze...e tu sei vitale se scrivi queste belle poesie..
saluti
ninetta.

il 03/08/2011 alle 09:29