Il benedicente è il vero Io, quello riflesso è l'ego.
A prescindere da queste considerazioni metafisiche,
la tua composizione è molto gradevole nel suono,
nella parola pensata e quindi al cuore. Bella.
Un abbraccio
Ti ringrazio con un battimani Vincenzo,
per me vale tanto un tuo giudizio credimi.
Buona domenica
Con un dolce sorriso.
Marygiò
"questa sosta sotto un salice piangente" sembra l'inizio di una storia alla Thomas Mann, tu come Castorp ne "La montagna incantata", un ragazzo che istintivamente trova sempre il modo d'amare la vita, in forma semplice o complessa, belle cose da Rich.
Grazie Richard sei di una colcezza infinita,
mi piacciono piacevolmente i tuoi commenti.
buona serata
Marion