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Pubblicata il 31/07/2011
Sono così grata a Dio
di essere nata sulla terra anch'io,
benedico in cielo mamma mia
che mi ha fatta così saggia e pia.

Sempre abbracciata e baciata
dalla Signora Dea bendata,
dei miei figli e nipoti sono fiera
li ricordo sempre nelle mie preghiere.

Dagli amici prendo a volo
il linguaggio del loro cuore,
naturale in me è l'istinto
penetrarli nel pensiero della mente.

E germoglia come un fiore
questo canto mio d'amore,
sognerei, ma non ne ho voglia,
è un deserto la memoria.

Disegnare vorrei all'istante
questo attimo sognante,
è un momento molto importante
questa sosta sotto un salice piangente.

MARYGIO'
"Benedizione dell'Io riflesso"
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Il benedicente è il vero Io, quello riflesso è l'ego.
A prescindere da queste considerazioni metafisiche,
la tua composizione è molto gradevole nel suono,
nella parola pensata e quindi al cuore. Bella.
Un abbraccio

il 31/07/2011 alle 17:10

Ti ringrazio con un battimani Vincenzo,
per me vale tanto un tuo giudizio credimi.

Buona domenica
Con un dolce sorriso.
Marygiò

il 31/07/2011 alle 17:37

"questa sosta sotto un salice piangente" sembra l'inizio di una storia alla Thomas Mann, tu come Castorp ne "La montagna incantata", un ragazzo che istintivamente trova sempre il modo d'amare la vita, in forma semplice o complessa, belle cose da Rich.

il 31/07/2011 alle 20:22

Grazie Richard sei di una colcezza infinita,
mi piacciono piacevolmente i tuoi commenti.

buona serata
Marion

il 31/07/2011 alle 22:52