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Pubblicata il 28/07/2011
La Fine Del Vostro Tempo

Appollaiati su rami sterili,
due Soli pallidi sfiorano deserti aridi
privi di fotosintesi vitale,
trasformandosi con l’inganno
in gelide aurore ferragostane.
Nevicheranno granelli d’oro,
come l’anima dalle pietre
fecondata dalla polvere.
Dalle crepe melmose
lacrime amare saranno
sommessi lamenti:
- Gerusalemme,
Gerusalemme,
ancora uccidi i figli tuoi! –

Guai a voi dottori, teologi della Legge,
avete nascosto la chiave della scienza.
Voi non siete entrati
e a quelli che volevano
glielo avete impedito!
Siete come i cani
nella mangiatoia,
non mangiano
e non fanno mangiare.

Ma se voi non parlate
parleranno per voi le pietre;
il loro verbo sarà pesante ma veritiero,
e affonderà radici profonde
nel grembo del deserto.
Nuovi calzari di germogli
e nuovo stelo crescerà;
sarà un fiore puro,
ma non per voi... non per voi... per ora...
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La classe del poeta non è acqua Vincenzo.

Questa poesia è da Hoscar credimi!

Buon W E e buona poesia.

Abbraccione ed un sorriso.
Marygiò

il 30/07/2011 alle 06:34

Da Oscar? Esagerata! Comunque grazie.
Ricambio l'affetto.

il 30/07/2011 alle 14:22