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Pubblicata il 27/07/2011
Incanutiscono le tempie del cielo,
scompigliate dallle dita dispettose
di un giovane vento,
mi arrampico sui bastioni
di un castello di nuvole,
che inseguono, caparbie,
evanescenti orizzonti,
lontani come le chimere
di classici miti.

Si sgranano i pensieri
come chicchi di rubino
di rosari dimenticati
in vecchi cassetti,
quando il tempo
odorava ancora di ceri,
di latte e di gigli recisi.

Ad un raggio di sole
appendo i miei desideri
come panni stesi,
ripongo la mia solitudine
con rametti di lavanda e di spigo
tra le mani bianche di mia madre.
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come si fa a commentare questo capolavoro??? cmq lo sai Moma, sei una delle più Grandi in questo sito..un bacio, con affetto. anna

il 27/07/2011 alle 22:11

cara anna,

detto da te che sei la più Grande....., mi inorgoglisce
buona estate
un bacio
lilli

il 28/07/2011 alle 07:16

Sempre belle e speciali le tue poesie.
".....i pensieri
come chicchi di rubino
di rosari dimenticati
in vecchi cassetti,
quando il tempo
odorava ancora di ceri,
di latte e di gigli recisi....."
con queste strofe mi hai fatto proprio rivivere momenti del passato, compresi gli odori e le sensazioni...
con affetto
fabio

il 29/07/2011 alle 23:46