PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 26/07/2011
Non ha sfumature questo nero.

Nella notte dei nostri corpi nudi
uniti in boschi di allori e ulivi
fra mormorii di seta
organiche promesse
e residui vellutati
le tue labbra m'incantavano
d'un volo infranto
su specchi di Babele
come effemeridi d'estate.

E non ha ricordi il nostro nero.

Risuonavano spirali lamentose
di un Poppy Nogood reiterativo
e preghiere astruse da canti
di Godspeed.

Partisti.
Ti scagliai contro un muro di Gomorra
violentando la tua immagine farcita
di tanghi e ossimori.

Non più tornasti.
Non me lo permisi.
Che ora la mattina esco
gridando il mio silenzio
in citofoni scelti a caso.

Infine. Non ha odore il nero.

È asettico, opaco, trascendente.
Assorbe tutto e lascia niente.
A me starebbe pure bene
o almeno indifferente
se addirittura si facesse bianco.

Che è la tua assenza ad essere incolore
per questo insopportabile in una vita
che si trascina eterna.
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mi ha lasciato un amarezza che non so dirti, non c'è piu' nemmeno il dolore, per questo è terribile, e molto bella...

il 26/07/2011 alle 23:15

si, arturo, fu una storia amara, intrecciata ad un'altra, quest'ultima più lunga ed attuale. le due storie erano incompatibili, l'una saliva l'altra scendeva, come spesso accade in queste situazioni. finchè una è scomparsa, lasciando amarezza senza dolore perchè l'altra ancora regala gioia. resta un vuoto comunque. beh, fatti tuoi dirai tu, ma come al solito mi ha fatto piacere il tuo passaggio ed il fatto che la poesia abbia reso bene la situazione. ciao,

il 27/07/2011 alle 11:26