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Pubblicata il 19/07/2011
E ti porto con me
lungo le strade di questa follia,
fra queste colline di papaveri rossi
dove anche il sole indugia, sinfrange,
raggio fugace fra le corolle.

E ti porto con me
lungo sentieri di sterpi e di rovi,
tra queste valli di mirtilli e di viole,
fra le meteore di giorni impazziti,
dove anche il vento si cheta e poi tace,

E ti porto con me
tra queste braccia di naufrago inerme,
dove i ricordi non ti fanno morire,
dove anche il tempo si ferma a sognare,
e queste lacrime non sanno di sale.
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toh! L'anafora....bella!

il 19/07/2011 alle 09:07

Grazie Deamor, soprattutto per "L'Anafora," parola che naturalmente, nella mia ignoranza, non conoscevo. Io scrivo d'istinto, d'emozioni. La mia ignoranza in fatto di tecnica poetica è abissale e quindi ti ringrazio moltissimo del tuo incipit, la curiosità e la voglia d'imparare sono sempre state, per me, una costante di vita...

il 19/07/2011 alle 11:34

amico, quando ho iniziato a scrivere scrivevo Anafora a tutto spiano..poi un grande critico me lo fece notare e anche io mi andai a documentare....ho usato e uso ancora questi capoversi martellanti e se posso ne faccio a meno..ma solo quando sono troppe....cerca tra le mie poesie SCRIVI UNA LETTERA DAL MARE...e capirai anche tu che talvolta sono troppe davvero... e bisogna modificare un po'. ciao

PS le tue ripetizioni sono solo tre e vanno bene...ok?

il 19/07/2011 alle 16:10

Mi piaci come scrivi Henry
verrei volentieri con te in capo al mondo.
Marygiò

il 20/07/2011 alle 17:35

luogo vergine, da adesso e mai più, musica serrata in sottofondo, fuga nel bosco simbolico, Rich.

il 26/07/2011 alle 23:47