Il mare in tempesta
cobalto e argento
tra le nubi di fuoco
in un tramonto sfilacciato
dalle mani infinite
dei signori del vento
che richiamano la rabbia
di ere passate
e sfogano il dolore
della Terra che piange.
Lacrime dal cielo
che si tinge di pianto
che urla silenzioso
al fragore muto
di tuoni nella notte
fratelli ritardatari
del lampeggiante orizzonte
nero di rabbia
che dilaga come come furia
tra le onde che festeggiano
e si tendono verso il cielo
per accarezzare e accogliere il vento.
Tra i turbini di vento e mare
tra la rabbia e il dolore
di venti che spadroneggiano
indisturbati su campi di battaglia ormai dimenticati
si cela il cuore del drago
che arde furioso in stelle lontane
e nei nostr cuori
dove infuria la tempsta più straziante
che come sguardo di sfinge,
orribile bellezza arcana,
emette tutti i misteri e gli enigmi
mentre i loro occhi si perdono muti
nel nero silenzio del tempo.