per te, Colomba, Eos, Marygiò, Dora, Georgia, Alessia, Quiara....Ninetta, Moirym...Moma..e tutte le altre sirene....
mi ha attirata l'esortazione del titolo, per rafforzare l'ultimo verso mi cambio il nick e mi chiamerò sirena. non è che hai un telescopio e spii dentro le case ?
La sirena non può piangere, altrimenti come fa
ad ammaliare???
Bella e... incantevole...
Un bacio "sereno"
discri
ah! così piangevi anche tu ? avevo capito che spiavi solo dentro le case. io poi un altro non lo voglio...è quello l'unico.
ah! così piangevi anche tu ? avevo capito che spiavi solo dentro le case. io poi un altro non lo voglio...è quello l'unico.
“La storia di un amore che non conosci ancora” è la tua storia Anna, ma anche la mia. L’amore non si conosce mai veramente è per questo che non smettiamo mai di rincorrerlo. La sirena, con la sua sinuosa figura, è la personificazione più romantica e fatata della poesia. Si pensa che Il mare sia il suo elemento e che accoglierà le sue lacrime trasformandole in perle e realizzando ogni suo desiderio, poi ti accorgi che la sirena è di pietra e sai che la vita non è una fiaba, dunque quelle lacrime non saranno mai confortate davvero. Ma la poesia spesso è consolatoria e sorprendentemente immaginifica: il suo fascino sta nel creare il sogno e dargli il respiro che ha il vento quando asciuga la pioggia dopo il temporale e dischiude l’azzurro del cielo. Basta lasciarsi andare e la penna diventerà d’avorio e il pennino d’oro e dal “calamaio porpora del cuore” fioriranno i sogni più belli. Potremo così scrollarci di dosso la zavorra di pietra delle nostre paure che ci impedisce di tuffarci nel mare sconfinato della fantasia e rinascere dalla spuma come una flessuosa sirena.
P.S.
Grazie della dedica, non mi attardo perché sto partendo per impegni presi tempo fa, ti saluto Anna.