osservi ma non partecipi, percepisci il distacco da un mondo che non t'appartiene..occhi chiusi per non vedere, un sorso d'acqua per continuare a vivere..ogni cosa è priva di vita....
leggendo questa tua ho ripensato a ciò che hai scritto sul commento di":ricordo l'estate" siamo noi che siamo cambiati, caro arturo,la vita la vediamo con altri occhi.
uno stato d'animo di totale chiusura al mondo, talmente nero da cambiare il nome alle cose, o non ricordarlo..tutto parte da noi, non c'è dubbio, e l'infanzia, l'adolescenza, le nostre estati, addolcite nel ricordo (spesso succede ) non ci sono piu'....grazie ancora ninetta
chi ama star solo odia la confusione, d'estate poi...quell' allegria ostenata, tutto quel rumore, insomma sempre piu' eremita, o con pochi amici..la poesia però non era contro l'estate, anche se va bene se tu ci hai visto questo..grazie Fabio
Mio carissimo amico
nei tuoi versi leggo una profonda nostalgia,
tirati su Arturo, il sole è spietato
quando si è da soli vero?
Bellissima poesia
molto sentita.
Marygiò
Ti capisco...ti trovi a disagio nella confusione, in mezzo agli schiamazzi...capita lo stesso anche a me e godo il mare quando tutto è tranquillo e posso isolarmi con la mente e godere di quelle sensazioni che mi dona il mare e la sua magia.
Si può sempre trovare un'ora meno affollata e più tranquilla per gli amanti della tranquillità
Un abbraccio,
Helan
a me ha colpito la siepe, gli ultimi quattro versi valgono il mio rientro, Johnny Rich.
tutto diventa spietato quando si è da soli..poi passa, per fortuna...grazie Marì
in genere la confusione non mi piace, tranne quando sono particolarmente allegro, ossia quasi mai...grazie Helan
grazie Kosè, in fondo è vero, ho deciso di far parte della gente, anche se la poesia è pervasa, e tu lo hai capito benissimo, da un senso di estraneità..ti abbraccio