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Pubblicata il 09/10/2002
Veementemente la folla s'affretta
Stolidamente ai luminosi ingressi
Di centri commerciali ove ambo i sessi
Si svergognano in maniera assai netta

Al tempo stesso una folla s'attarda
Sopra le panchine e sopra i piazzali
Fatti deserti dai geli iemali
Folla di gente che rimane e guarda

Le grigie torri suonano le otto
La prima grande folla, col fagotto
Proprio, felice, verso casa sciama

E la seconda folla invece resta
Sola col silenzio che tanto l'ama
Mentre la grassa città farà festa
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mi paice moltot questa tua descrizione della grande mela, bravo ester

il 10/10/2002 alle 12:58