Veementemente la folla s'affretta
Stolidamente ai luminosi ingressi
Di centri commerciali ove ambo i sessi
Si svergognano in maniera assai netta
Al tempo stesso una folla s'attarda
Sopra le panchine e sopra i piazzali
Fatti deserti dai geli iemali
Folla di gente che rimane e guarda
Le grigie torri suonano le otto
La prima grande folla, col fagotto
Proprio, felice, verso casa sciama
E la seconda folla invece resta
Sola col silenzio che tanto l'ama
Mentre la grassa città farà festa