PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 12/07/2011
L'universo è Bello come un Quadro di Monet

(Dalle crepe degli occhi)

Esprimi corolle
nel vago dei fiati
su manti di miele,
albergo carezze
tra frutti di bosco
dal sapore di luna
e sospiro colombe,
vocali approssimate,
come intrepidi artigli
a vangare la notte
negli antefatti a cerchio
sull’estasi lambita

(sposo nuove matrici.)

Esploro i manuali dell’ombra,
nascosti da petali svelati
cercando il pregiato succo
fra note strillate,
madide d'illusioni.

(Sarei meno vulnerabile)

Siamo polveri d’ignoto
disperse in comete,
nel velluto di cieli morbidi,
avvolti da pioggia rovente
di stelle a grappolo.

(se non avessi sogni)

L'universo è Bello, come un Quadro di Monet
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (2 voti)

pittorica, e non solo per il titolo...un affresco visionario della bellezza del mondo, la bellezza e la grandezza dei sogni, unica speranza per conoscere l'oltre( col petto), anelito commovente...splendida

il 12/07/2011 alle 09:10

Non voglio interpretarti (non lo so fare) voglio provare a seguirti nei tuoi viaggi verso l’ignoto tra fuochi di parole e schizzi di stelle. Le parole intorno a te sembrano farfalle multicolori che ti circondano, ma vagano libere di svolazzare su corolle “dal sapore di luna”. La luna però non è presente come di solito fa nei versi di PH, s’intravvede appena, le protagoniste sono le parole, dolci come “colombe” o aggressive “come intrepidi artigli”. E la notte si fa carica, pesante del suo contenuto di storie e di misteri, notte da “vangare”. Sono le parole che, con il loro suono, con le loro vibrazioni, sondano l’infinito. Parole lanciate a grappolo scendono come “pioggia rovente” di comete a segnare una scia, ma se la segui, non sai dove ti porta. Ti rimane nella bocca quel sapore di miele e di frutti di bosco, un po’ pastoso, che si scioglie piano, man mano che la polvere sollevata dall’esplosione di parole si disperde “nel velluto di cieli morbidi”. L’universo che vive nell’animo di un poeta ha i colori di un pittore, infatti tu usi le parole più per il loro colore che per il loro significato, e il dipinto che ne esce è di un impressionismo moderno, quasi astratto, originale.
Non potrò sempre seguirti nei tuoi vorticosi voli pindarici (ho poco tempo), ma quando potrò, sarà un piacere.
Moirym

il 12/07/2011 alle 11:24

grazie Arturo, ne hai colto l'essenza, come sempre!
Un abbraccio e buona giornata!
Ax

il 12/07/2011 alle 12:02

ti ringrazio di questo bel commento, che pur presentato come "non interpretazione" esamina in profondità l'amozione che cerco di trasmettere e che hai saputo perfettamente cogliere, in particolare sottolineando certi passaggi e traendone il "colore", come ben recepisci, delle parole, lasciando liberi i significati di autorappresentarsi nelle mille possibilità.
Lieto della tua presenza, sperando che il tuo tempo mi conceda la gioia di leggerti qui.
Un abbraccio
Ax

il 12/07/2011 alle 12:05

non si può interpretare questa poesia perchè alla lettura appaiono immagini da sogno , come quando fissiamo lo sguardo sulla luce che arriva alla retina in quell'attimo prima della sua apparizione alla coscienza.questa luce che si diffonde nell'aria, nella natura...nelle corolle , nei frutti di bosco ,dolci come il miele...l'impressione che si ha leggendo è quella dell'universo sempre fresco , intatto, dove i suoni e i profumi sono le parole che l'evocano.sogni di cieli morbidi e di stelle a grappolo ...hai ragione l'universo è bello.. come quello che vedo nei dipinti di monet.complimenti per il tuo dipinto.
un caro saluto
ninetta

il 12/07/2011 alle 12:35

mi richiama la figura del poeta-veggente,cioè colui che vede e sente mondi arcani ed invisibili, è capace di scavare nell'interiorità e nel mistero dell'ignoto. Me lo suggerisce l'uso che fai delle parole :non per descrivere sentimenti ma, soprattutto, per decifrare sensazioni , suggerire, "impressionare" il lettore.
le "vocali approssimate" , approssimate, non definite, perchè raggiungano l'intimo di più lettori possibili e suscitino appunto una corrispondenza comunicativa. Mi richiamano la poesia "vocali" di Rimbaud...dalla A alla O è racchiuso tutto l'universo nei suoi aspetti più brutti a quelli più sublimi, aspetti non manifesti perchè "l'essenziale" è invisibile agli occhi".
mi rendo conto adesso di quello che hai detto e dici più volte: non c'è una sola chiave di lettura, tutte vanno bene perchè lo scopo ultimo delle tue poesie è "suscitare impressioni", comunicare con ogni lettore in maniera privilegiata.
C'è chi sente le ombre, chi le luci, in base alla propria sensibilità e stato d'animo del momento...così come Monet e gli impressionisti in genere dipingevano lo stesso paesaggio in condizioni di luce diversa...ma dal nero al bianco, passando per ogni sfumtura cromatica, tutto è compreso nell'universo dentro di noi. E tu, da bravo poeta-veggente ne stimoli la percezione...così come Monet dipingeva il movimento finanche dell'aria, del vento....
sono stata prolissa e non ho neanche considerato tutti gli altri aspetti della tua, sempre, sensuale poetica...il fatto è che più ti leggo più mi accorgo di nuovi aspetti.
ti abbraccio
eos

il 12/07/2011 alle 13:40

mi piace la tua rappresentazione della luce per descrivere le mie immagini, molto intrigante e azzeccata!
Ti ringrazio per il bellissimo commento e sensazioni trasmesse dalla tua lettura
Un abbraccio
Ax

il 12/07/2011 alle 13:46

e raccolgo tutti gli aspetti che sai far scaturire dalla tua attenta letura, cara Eos! E' gratificante per me proprio la tua ammissione che ci sono più chiavi di lettura dandomi atto di catalizzare, oltre ai mie intenti, anche quelli che vengono espressi da chi legge i miei versi, in una sorta di magico circolo virtuoso che continua a creare e creare...
"C'è chi sente le ombre e chi le luci..." è poesia anche questa! Ed è vera...
Un abbraccio+baci
Ax

il 12/07/2011 alle 13:50

e stavolta ho perso una "t"... :-)

il 12/07/2011 alle 13:50

...e io mi sono persa la sensazione finale: come entrare di notte in un bosco fittissimo rischiarato a tratti dalla luce lunare! bellissima!
PS
se non avessimo sogni saremmo certo meno vulnerabili...ma è la vulnerabilità che ci rende umani.
PS
...e ho sbagliato anche la posizione! :-)

il 12/07/2011 alle 14:40

Caro/a Axel,

il tuo componimento è davvero splendido.
Mi sono soffermato a rileggere....

Credimi, non ho prove a mio suffragio ma
io di poesia un po' me ne intendo....

Sono nuovo in questo sito ma ho letto cose......

Un caro saluto affettuoso.


il 12/07/2011 alle 20:50

sì, mi piace, cara Eos, sensazione e visione che sento mi appartengono in questi versi...
felicemente condivisi.
baci
Ax

il 12/07/2011 alle 20:53

come il ciliegio tra i fiori, così il guerriero fra gli uomini, così io sono Axel, cavaliere errante...
Grazie di cuore per questo commento, molto gradito e benvenuto/a
Ax

il 12/07/2011 alle 20:57

Innanzitutto il titolo è stupendo ed il controcanto dice una grande verità "sarei meno vulnerabile se non avessi sogni".
Tutta la poesia è un gioiello ed ogni verso mi piace, ma soprattutto la prima strofa è un incanto.
Bravissimo.....vedi a che ora ti commento, quasi tra le braccia di Morfeo...
Ti abbraccio...sogni d'oro,
H

il 13/07/2011 alle 01:51

Speravo che la leggessi, certo della tua sintonia, e lietissimo che ti sia piaciuto il titolo e tutto il resto...
Un abbraccio, ora che Morfeo avrà mollato il suo carico prezioso... :-)
Ax

il 13/07/2011 alle 07:51

bellissima come sempre. e queste tue poesie sono proprio come quadri di Monet.

il 13/07/2011 alle 17:20

Grazie Elaine, mi fa piacere trovarti qui!
Un abbraccio!
Ax

il 13/07/2011 alle 20:34

Mi soffermo sul titolo, che ribadisci in chiusura, l'universo ed i quadri di Monet, egli stesso si scherniva che la sua arte avesse dato il nome ad un movimento pittorico, egli dipingeva la natura o meglio la percezione della natura ma non alla comprensione o al raziocinio, dipingeva l'immagine della natura sulla retina degli occhio prima ancora che fosse strutturata e "formattata" per la comprensione , colore forme prospettiva erano solo stumenti per renderle oltre l'apparenza che non è la realtà delle cose. La bellezza che stà negli occhi di chi è davanti un quadro di Monet non è spiegabile, perchè non c'è uno degli elementi pittorici scolastici in cui eccella, eppure si trasalisce di fronte alla più piccola delle sue ninfee..
acc .. ho parlato solo di Monet , della bellezza dell'universo lascio dire a te " Sposo nuove matrici"
.. mi sono immerso già al titolo, pensa l'effetto del proseguo..
Sempre una bella cavalcata leggerti.
Sergio

il 14/07/2011 alle 14:05