Schernito da incessanti lamenti
d'angoscia solidificata di pensieri
Ho preso rifugio,
tra odori di incenso e candele ardenti.
Lava rappresa e sterile terra
compagnie indesiderate
per miglia e miglia,
un vorticoso cielo con petali sofferenti
sordi per non sentire
urlano che qui c'è stato Amore!
Ma piu' non so mentire
e non mi basta lenire
la sofferenza pressate
con illusione che ci sia.
da Tutte le parti
vorrei essere
cieco, per non vedere
e muto per non avere scuse al silenzio.
Fissando la croce invoco la luce,
Sverno,
nel cielo velato da nubi opprimenti
questo freddo che mi gela il cuore