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Pubblicata il 06/07/2011
Ti chiamavano il matto
giravi randagio per le vigne
come fu che entrò quel demone maligno
che ti fece sognare grandi imperi
e immense glorie?
Potevi diventar poeta...
Ci sarei voluto stare
a vederti masticare
lacrime amare

Ti vedesti come Cesare
incensato
e come Cesare finisti
senza averne l'altezza
e nemmeno il coraggio
tradisti te stesso
prima di essere tradito
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perfetta allegoria, in questa amara satira sui comportamenti umani autodistruttivi...
Un caro saluto
Ax

il 06/07/2011 alle 12:13

grazie per la tua comprensione ax, un abbraccio

il 06/07/2011 alle 13:42

il 06/07/2011 alle 14:46

qualcuno ti darà voce prima o poi, non ti preoccupare..grazie per il gradimento

il 06/07/2011 alle 15:47

se ne potrebbe ricavare un grande insegnamento: girare per le vigne è pericoloso :-) ...ma ho i miei dubbi possa succedere, visto che nemmeno la storia insegna nulla a chi non vuole imparare...
di matti, dopo il matto, qualcun altro c'è stato e ancora ce ne sono...forse non sognano imperi, ma un regno sicuramente si...
piaciuta l'amara ironia he ti è propria.
ti abbraccio
eos

il 06/07/2011 alle 16:59

sto leggendo un bel libro che parla anche del ventennio, la figura del Duce è una figura tragica, la sua storia, che poi e' è diventata nostra, è una storia tragica, anche per come è finita...volevo trattarne in modo umano, fuori dagli schemi, sottolineando che basta un nulla per far scegliere una strada, piuttosto che un altra...grazie eos, e ci sarebbe tanto ancora da dire sui suoi imitatori...un abbraccio

il 06/07/2011 alle 19:44

Piaciuta moltissimo arturo.
complimenti.
Marygiò

il 06/07/2011 alle 20:41

grazie Marì, una bella serata..ciao

il 06/07/2011 alle 21:42

grazie Fabio, un saluto caro

il 07/07/2011 alle 08:30

soprende questa cosa alla Dario Fo. La prima volta pensai d'aver sbagliato poeta, questa seconda mi sembra di lottare con un cobra, scivola da tutte le parti, dal demone maligno a Cesare, ma gli ultimi due versi inchiodano il matto al letto e noi a una strana tenerezza ch'è forse nostalgia d'umanità.

il 22/07/2011 alle 00:34

hai colto in pieno mia cara, nostalgia d'umanità...non c'è odio, forse pietà, compassione, per qualcuno che poteva(ne sono convinto) e non ha fatto, qualcuno che ha scelto la via piu' facile, quella dell' incantatore di serpenti, una via senza ritorno, perchè troppo gratificante....grazie

il 24/07/2011 alle 18:42