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Pubblicata il 06/07/2011
Ineffabili Sorprese del Terzo Occhio

(Il linguaggio delle stelle)

Croci in bianco e nero,
insidie nel linguaggio
che non sa cogliere
l'anima perfetta
sospesa sulle cose,
a cui si lega d'argento,
con fili invisibili e vaghi.

(brucia nei respiri)

La musica è ponte
all'oltre d'ogni confine,
e fatica la parola
all'approccio nudo,
sui sentieri d'alta quota.
Manca l'aria,
annegando nel cielo.

(dal sapore di fuoco)

Mai si riempie abbastanza,
quello squarcio antico
nel petto, che duole.

(dove grida la Luce)
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considero questa tua poesia tra le piu' belle di quelle tue...di una malinconia struggente, tra le righe, tutto sentito profondamente, come se l'avessi scritta io...un grande abbraccio ax

il 06/07/2011 alle 08:19

Concordo con Arturo, non la più bella, ma una delle più belle, parole fluttuanti che ti bagnano e si ritirano come la risacca, cieli che quasi si toccano, abbracci morbidi, a volte graffianti, a volte sfuggenti, ma comunque di intensità notevoli. Grazie Axel per averla scritta..ciao Snow

il 06/07/2011 alle 09:24

grazie Arturo, bellissimo complimento, ho appena sottolineato nella tua la sintonia sempre maggiore nello spirito dei nostri scritti!
Un abbraccio
Ax

il 06/07/2011 alle 09:28

Grazie carissima, sono davvero lieto di trovare queste tue parole, molto belle e gratificanti!
Ti abbraccio caramente!
Ax

il 06/07/2011 alle 09:45
Jul

Saluto il tuo sfolgorante terzo occhio (di ametista?)
Ciao,
Giulia

il 06/07/2011 alle 11:03

un caro saluto a te e grazie per il tuo passaggio, molto gradito al mio occhio, d'ametista (of course!)
Un abbraccio!
Ax

il 06/07/2011 alle 11:40

e quando si apre iol terzo occhio si fa conoscenza dell'immortale e non si ha più paura e... quel
"Mai si riempie abbastanza,
quello squarcio antico
nel petto, che duole.

dovrebbe dolerti di meno
auguri e bussi
lilli

il 06/07/2011 alle 11:59

Già, è quel che si spera, Schatzi! :-)
Grazie per le tue parole,
bussili
Ax

il 06/07/2011 alle 12:07

come si fa a rendere a parole quel mondo che sfugge alle nostre capacità intellettive? come posso commentare la tua meravigliosa poesia?
il terzo occhio vede la realtà oltre i sensi...ma non c'è un linguaggio per esprimerlo...la musica è quello che maggiormente si avvicina a un linguaggio d'anima, "parla" all'anima e genera sensazioni profonde...che nessuna parola sa esprimere.
forse è anche per questo che la Luce dal profondo grida: prigioniera in un mondo che non può comunicare.
non so se ho reso quello che volevo dire...ma i tuoi versi li ho sentiti profondamente.
bravissimo Ax!
dal mondo di dentro e da quello di fuori...un grandissimo abbraccio.
eos

il 06/07/2011 alle 12:20

Bellissimi già il titolo e il controcanto in questa poesia che mi ha incantata anche con quell'anima che si lega alle cose con fili d'argento. D'accordissimo che la musica è ponte e collante su un'infinità di cose, più della parola che può affogare per mancanza d'aria o per la forte emozione. Ma ecco che, alla fine, m'immalinconisco con te nel constatare che mai si riempie abbastanza quello squarcio antico nel petto, che duole.
E' più che bella questa poesia, anche se ripeto ciò che altri hanno detto, ed è una delle tue che ho gradito di più.
Un caro abbraccio,
H

il 06/07/2011 alle 13:36

carissima, hai reso benissimo quello che volevi dire, ci sono modi di comunicare che vanno oltre le parole stesse, sento la tua profonda empatia e ti ringrazio per questa.
Un abbraccio caro
Ax

il 06/07/2011 alle 15:43

Forse è proprio quella tensione che spinge a cercare fino alla fine (e oltre), è l'attrito del divenire, l'opposizione di sofferenza e gioia che affina l'anima...
Grazie per il bellissimo commento e apprezzamento gratificante, carissima Helan
un abbraccio caro
Ax

il 06/07/2011 alle 15:45