Violentati nel pensiero,
mutilati nella capacità di giudizio,
marciamo verso le nostre fabbriche.
Formiche senza sonno,
scolpiamo le dita
di un enorme braccio elettronico.
"Ci cureranno i tumori con quello"
scrivevano i giornali.
Poi una domenica mattina,
ancora sporchi di sonno,
vedemmo quel braccio scagliare
bombe
contro la polvere del deserto
e le sue bocche screpolate dallo scirocco.
Ma c'era il mare a fare del deserto
un universo lontanto.
E quelle bocche intessevano frasi
così diverse dalle nostre.
E poi quella pelle così' scura...
E poi quelle barbe così lunghe...
e poi era domenica, cazzo!
Per farvela breve:
ce ne tornammo sotto le lenzuola.