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Pubblicata il 09/10/2002
Una notte serena,
mi svegliai da un sonno ardito,
perchè in me s'agitava
un tumultuoso istinto.
Preso da irresistibil foga
freneticar di mani
impigliate,indaffarate
a resuscitar colori,
tra tele e averi,
mi rapì nel cuore della notte.
Allor che mano
di sicura posa e movimento
cominciò la ritmata danza
irresistibil moto s'agitò.
Infinite sfumatur,
di chiaroscuri,
velati lineamenti,
tutte forme
da un paradiso d'emozioni,
s'accendevano,
si spegnevano.
Tratti,ombreggiture
sembravano render merito
ad un'ideologia del tempo
sepolta in un ricordo,
dispersa in un frammento.
Dopo un incessante
alternar d'eventi,
di sublimi cangiamenti,
una leggera,
indescrivibil cosa accadde
nel silenzio d'una tela.
Il tuo volto,
sereno e luminoso
apparve.
Io estasiato,
commosso,
ancor l'osservo.


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bella questa tua poesia sembra di viverlo questo tuo quadro

il 09/10/2002 alle 19:20