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Pubblicata il 03/07/2011
Non ti ho cercato io,
ti ha riportato il mare
con le sue schiume bianche
coi suoi sassi levigati dalle onde...
con le sue conchiglie madreperlate,
megafoni dei miei sogni di fanciulla.

Io volavo libera sopra le nubi
oltre il confine conosciuto
oltre le ghirlande delle nuvole.

Volavo libera come un gabbiano
sulle creste degli arcobaleni,
a cavallo delle frecce solari
sdraiata sulle spade del lampi
come se fossero altalene e giostre.

Non ti ho cercato, ti dico!

Sei tu che mi sei apparso
come una vecchia visione,
come un eco familiare e dolce
come un amico che ti prese il cuore,
un amore che ti fa paura.

Sei tu che non mi hai mai lasciato
“Legato a un granello di sabbia”

Tu che sei il mio presente e il mio passato.
Sabbia e mare/ Amaro amore
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molto bella, con queste metafore, e nel suo significato profondo che nella chiusa(ma anche nel titolo) si svela

il 03/07/2011 alle 13:28

Ciò che ci accade di bello o di terribile spesso non avviene perché lo cerchiamo, anzi, tutto accade quando meno ce lo aspettiamo.
Nelle prime tre strofe c’è la descrizione della natura (molto interessante e nuova) come un immenso e stupendo parco giochi che si apre davanti ad una spiaggia levigata dal mare. E al senso di pace che le schiume bianche e le conchiglie madreperlate trasmettono, si contrappone subito il volo “oltre il confine conosciuto” e i fuochi d’artificio delle frecce solari, dei lampi, dei colori degli arcobaleni. I megafoni delle conchiglie amplificano i suoni tra il silenzio di una spiaggia aperta e solitaria e quel volo libero e gioioso sulle scatenate altalene della fantasia e le giostre di luci nei sogni di fanciulla.
Poi un verso, da solo, interrompe la musica e ferma l’immagine “Non ti ho cercato, ti dico!” Quasi un rimprovero.
Non è più la fanciulla che gioca tra ghirlande di nuvole, è la donna che ha sperimentato l’amaro della vita, che sa che cos’è il dolore, che conosce il rimpianto.
Ma l’amore che cos’è se, anche quando non lo cerchiamo più, riappare e fa paura?
“Non ti ho cercato io, sei tu che non mi hai mai lasciato” Forse le esperienze che ci hanno dato le emozioni più intense e forti diventano talmente parte di noi che non ci lasciano più, anche se ci sforziamo di dimenticare.
In questa poesia è la sabbia l’elemento che fa da sfondo: essa scivola tra i sassi che pesano sul cuore, e passa tra le parole dando il senso della fragilità e dell’inafferrabilità del sogno umano. E poi il mare che, con il suo azzurro orizzonte, ha generato il sogno più bello e che ora, nel suo eterno andare e venire, riporta vecchie visioni, echi familiari e dolci, ma poi logora e travolge il sogno di felicità.
Bella, intensa e vera
Moirym

il 03/07/2011 alle 16:06

amaro amore...non ti ho cercato io, ti dico! ...non serviva cercarlo, non se n'era mai andato...era lì,dolce e tenero e terribile, era lì in attesa di un'eco che gli ridesse voce...L'amore nasce con noi, cambia nel suo modo di rendersi visibile, alimenta i sogni di bambina e giovinette, gioisce le gioie della realizzazione e soffre i dolori degli addii...ma non muore, nè ci lascia...anche quando sembriamo dimenticarci di lui e pensiamo di essercene "liberate"...amore che fa male.
è bellissima!
bravissima Maestro!
eos

il 03/07/2011 alle 16:56

Brava, ottima scuola napoletana.
fabio

il 03/07/2011 alle 17:23

Il mare, l'unico, inestinguibile, l'elemento fondamentale del tuo poetare
questo mare che ti fa volare alto
sulle creste degli arcobaleni.
a cavallo di frecce solari.
..."Tu che sei il mio presente e il mio passato.
Sabbia e mare/ Amaro amore".
Bellissima!

il 04/07/2011 alle 08:58

grazie infinite mia cara Dorina!

il 04/07/2011 alle 10:15

Non so commentare a dovere, ho il vocabolario misero, ma la tua poesia entra nell'anima, come un canto pieno di immagini e impregnato di sentimento. Se poi ci aggiungi il mare...
con affetto fabio

il 05/07/2011 alle 23:22

il vocabolario Misero? ma il cuore ricchissimo di umanità. Grazie Fabio.

il 07/07/2011 alle 19:29

Questa tua poesia Anna
è una fantasia di suoni
e colori smaglianti
come quell'arcobaleno di luce
che risplende in pieno giorno.
Non riesco a dire di più
in questa emozione unica.
Bravissima.
Marygiò

il 11/07/2011 alle 18:58

Sabbia e mare/ Amaro amore


come il Mare ama la sua Sabbia e la "bacia"...insaporendola fino a sfinirla..cosun amore troppo troppo dolce infinitamnte ambile starzia fino a farci sepsso male a diventare amaro.................Annett bravissimaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaai

il 14/07/2011 alle 17:05

Sabbia e mare/ Amaro amore


come il Mare ama la sua Sabbia e la "bacia"...insaporendola fino a sfinirla..cosun amore troppo troppo dolce infinitamnte ambile starzia fino a farci sepsso male a diventare amaro.................Annett bravissimaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaai

il 14/07/2011 alle 17:05

ei! ei Colombina mia stai calma ahahhahaha

il 14/07/2011 alle 17:38

Annetet...sai che molto di cioc he scrivo é l'aiuto che hoa vuto dalle tue poesie...soprattutto quando scrivi del amre e sul mareee...prova a rileggerne qaulcunaa...in merito...sei sempre una tempesta..in senso buono s'intende...quella della sirena è stat la prima che ho letto..ogni verso una musaaaa abbraccio ;)

il 15/07/2011 alle 08:38

mia adorabile Colomba...ne riposterò una della sirena proprio per te..un caro abbraccio..un bacio.

il 15/07/2011 alle 09:59

ciao Dea grazie mille sai é molto bella quella della sirena..un intreccio di madreperle..solcano le oasi dell'oceano..tuo cuore,,,ti stimo assaiiiiii grazieeee

il 15/07/2011 alle 15:49