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Pubblicata il 01/07/2011
La Via Della Liberazione

Udiamo usare i termini di Madre,
Padre, Precettore e Dio in questo ordine;
ciò ha un significato proprio,
è la Madre che il neonato vede,
è lei che poi gli mostra il Padre,
questi lo presenta al Precettore
che infine lo conduce a Dio.

Devozione, Saggezza, Rinuncia e Realtà,
nell’ordine hanno lo stesso significato,
la Devozione risveglia la Saggezza,
questa suggerisce la Rinuncia
che porta all’esperienza della Realtà.
La Madre è il simbolo della Devozione,
il Padre della Saggezza e il Precettore
della Rinuncia. Dio è l’incarnazione
dell’esperienza della Realtà.

L’Intelligenza più elevata è trovare la Via.
Qual è la via da trovare?
È quella che porta alla Divinità.
Come si deve trovare?
Scoprendo la fonte da cui si proviene.
Noi veniamo dal Divino
e al Divino dobbiamo tornare.

Come il bimbo non vive senza Madre,
il fiume deve cercare l’oceano,
il ramo dell’albero non sopravvive
separato dal suo tronco,
un pesce non vive fuori dall’acqua,
anche l’uomo, che è venuto da Dio,
non può avere felicità vera
finché non si riunisce a Lui.

Io sono venuto in questo mondo
perché Ti ho dimenticato.
Lasciando l’Eterno che Tu sei,
mi sono immerso in questo mondo
transitorio e temporaneo;
che gioia posso ottenere
in questa zolla di terra,
visto che tutte le gioie sono in Te?

Nasciamo in questo mondo
perché dimentichiamo Dio
e dobbiamo ritrovare la strada
verso Dio, la nostra destinazione,
ricalcando i passi con cui siam venuti.

Tutti gli esseri viventi devono tornare
alla sorgente da cui sono venuti in esistenza,
ed è nostra sfortuna l’aver dimenticato
questo messaggio vitale;
per ricordare la fonte da cui siamo venuti,
è essenziale che ognuno si dedichi
all’impegno doveroso spirituale,
questa è la Via della Liberazione.
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la sostanza del tuo discorso la faccio mia, anche se espressa così sembra che questo mondo e questa vita sia solo un inutile fardello di cui dobbiamo liberarcene al piu' presto...io credo( ma sono convinto che lo pensi anche tu) che Dio sia anche qui, occultato ai nostri occhi pieni di fango, sporcati dall'ego, credo che bisogna amare anche questa vita, così problematica, e fare di tutto per ricevere sempre piu' luce...un grande saluto Discri

il 01/07/2011 alle 08:31

la sostanza del tuo discorso la faccio mia, anche se espressa così sembra che questo mondo e questa vita sia solo un inutile fardello di cui dobbiamo liberarcene al piu' presto...io credo( ma sono convinto che lo pensi anche tu) che Dio sia anche qui, occultato ai nostri occhi pieni di fango, sporcati dall'ego, credo che bisogna amare anche questa vita, così problematica, e fare di tutto per ricevere sempre piu' luce...un grande saluto Discri

il 01/07/2011 alle 08:32

La via dela liberazione
è nella saggezza
e dell'intelligenza delle menti,
Questa è la via da trovare
È quella che porta alla Divinità.
Si trova scoprendo la fonte da cui si proviene.
Noi veniamo dal Divino
e al Divino dobbiamo tornare.
Non fa una piega il tuo discorso.
Caro Vincenzo,
mi piacciono i tuoi discorsi spirituali.
Ti ringrazio e ti saluto con affetto.
Dora

il 01/07/2011 alle 12:51

sempre profonde, le tue considerazioni/preghiere/enunciazioni metafisiche.
Potente la chiusa chce condivido,
mentre rovescerei l'assioma che proponi:

"Nasciamo in questo mondo
perché dimentichiamo Dio"
in realtà dimentichiamo Dio perché nasciamo in questo mondo...

Un caro saluto
Axel

il 01/07/2011 alle 14:09

Certo che lo penso anch'io e ne sono convinto:
Dio è dappertutto, nell'atomo e nelle stelle,
perché TUTTO è Brahman!
Grazie Arturo
saluti

il 01/07/2011 alle 18:52

Certo che lo penso anch'io e ne sono convinto:
Dio è dappertutto, nell'atomo e nelle stelle,
perché TUTTO è Brahman!
Grazie Arturo
saluti

il 01/07/2011 alle 18:53

Grazie dory, spero che non restino solo parole...
Ricambio l'affetto
discri

il 01/07/2011 alle 18:54

Sempre gentile, caro Ax.
Si, invero si può leggere anche secondo il tuo
punto di vista. In effetti le due letture possono
anche coincidere, perchè hanno lo stesso fine.

Ricambio con affetto i saluti
discri

il 01/07/2011 alle 18:56

non capisco una cosa: dici che nasciamo in questo mondo perchè dimentichiamo Dio...ma se Dio è fonte di ogni gioia dovremmo essere ben felici di stare con Lui, perchè mai dovremmo dimenticarlo? ...e poi la vita in questo mondo diventa un esilio più o meno lungo, una sorta di punizione o autopunizione e potrebbe anche avere un senso, viste le sofferenze del mondo.
ed è vero anche che più ci allontaniamo da Dio più soffriamo e che è necessario ritrovare la via che ci riconduce a Lui attraverso la pratica spirituale...ma perchè, esseri felici e beati ci dimentichiamo di Dio
prima di nascere? Scusa Discri...ma siamo stupidi prima di nascere?
ti abbraccio
eos

il 01/07/2011 alle 20:42

Grazie del tuo gradito commento, cara eos.
Non è questione di "stupidità", anche se in senso
esoterico si avvicina molto alla "stupidità" o
meglio al "torpore o sonnolenza"!

Una semplice domanda dovrebbe chiarire meglio:
Dimmi, cara eos, cosa hai fatto esattamente il
giorno 17/04/1990 alle ore ... che vuoi e cosa
hai mangiato? Se non è una data per te molto
particolare e significativa, perché allora la mia
domanda perderebbe di significato, non dovresti
ricordarti di nulla di quel comunissimo giorno!
Quindi il non ricordare non è segno di demenza
ma solo di IMPORTANZA. Se Dio è così davvero
molto importante per noi sicuramente non Lo
dimentichiamo, ma siccome non è così
importante, la pesantezza tamasica obnubila il
nostro spazio mentale dei ricordi, ci pone in un
sonno che crea una barriera interiore fra la nostra
mente e la sua fonte che è Dio-in-noi e, come il
"guardiano della soglia" non ci permette di
squarciare il "velo" se non dopo idonee tecniche,
cioè se non prima di aver purificato il nostro
strumento interiore (Beati i puri di cuore, perché
vedranno Dio.)
Un abbraccio
discri

il 01/07/2011 alle 21:33

Mio caro discri hai scritto benissimo
un lezione spirituale.
Complimenti vivissimi.
Marygiò

il 17/07/2011 alle 14:00

Se libertà vai cercando guarda nel tuo cuore...

il 23/07/2011 alle 11:34