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Pubblicata il 29/06/2011
Sinfonie di Drago, Umide Labbra in Arresto

(Mi travolge di fuoco,)

Ore squamate di rosso,
nel ventaglio dei rami
come braccia nude,
intonate in sussurri
alla luna calante.
Piove il battito
di polsi in controcanto.

(questo bolero)

Tra scaglie d'istinto,
ultrasuoni in agguato
sugli altopiani di muschio,
mormora l'acqua piumosa
un percorso di pelle
e fiori sbocciati all'approccio
d'ansiosa avanscoperta.

(di ferrivecchi)

E' un rogo di candele,
a sciogliere
la notte.

(che sognano rose)
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ferrivecchi che rammentano ancora il velluto ed il profumo delle rose, mentre risuonano le note di un bolero tra un rogo di candele......
bussi
lilli

il 29/06/2011 alle 20:19

grazie, Lilli, sempre un dono la presenza di una perla così rara...
Bussili
Ax

il 29/06/2011 alle 20:31

ci sento un grande contrasto di disposizione spirituale, tra canto e controcanto, il canto è rapido, veloce, sensualissimo mentre il controcanto "frena" ed è struggente in quei ferrivecchi che sognano rose, le vedono fiorire ma sono incapaci di coglierle e restano fermi a sentirne l'odore.
Mi fa pensare a un animale ferito, una pantera velocissima, che sente l'odore del cibo e sa di non poterlo raggiungere, perchè ferita, impossibilitata a muoversi e si strugge a sentirne l'odore.
Il canto invece sembra dire che le rose son colte...e il rogo di candele lo confermerebbe però credo sia solo mentale, in realtà tutto è fermo...consumato, bruciato rapidamente nella mente.
Al di là della comprensione e della realizzazione del canto e irrealizzazione del controcanto, la trovo struggente e bellissima nelle immagini...in particolare mi piace l'ultima srofa e il controcanto, che come l'ho capito, sento moltisssimo.
bravissimo Ax!
baci e applauso.
eos

il 29/06/2011 alle 20:40

parto dal finale: sembra di vederlo, il rogo, e mi piace molto tutto l'inciso, poi incappo in polsi in controcanto e scaglie d'istinto, l'insieme mi sembra
introduttivo a uno slargo però quella parola, Arresto, me lo nega. Ah sapere dall'autore qualcosa! Sei il Drago del titolo, Rich.

il 29/06/2011 alle 22:53

Lustro più o lustro meno, non è questo il momento di dare forfait, non sino a quando si riesce a percepire, anche se ci si limita a farlo con le narici del dejavù, il profumo delle rose, che restano tali anche se per non ferirle , le osserviamo solo da lontano, senza farle nemmeno sfiorare dalla spire del drago, col quale siamo noi avvezzi alla tenzone, e non per scelta..
Divagazioni su tema, con immedesimazione in trasparenza...
Sergio

il 30/06/2011 alle 06:02

mi piace sempre leggere le visioni che mi racconti, evocate dalla lettura di questi pochi versi, scrivi un papiro magico che diventa una minuziosa analisi arricchita dalle tue sensazioni.
un abbraccio grato
Ax

il 30/06/2011 alle 08:41

Grazie Ricchissima Rich (nel senso più elevato dello spirito), hai ragione su quell'"arresto", ma tieni conto della voluta ambiguità delle immagini, quell'arresto è sì una barriera, ma è anche la via dell'incontro... :-)
Un abbraccioX
Ax

il 30/06/2011 alle 08:43

grazie per le tue divagazioni sul tema, che mi gratificano, essendo un innesco per ulteriori punti di vista in cui mi riconosco.
Un caro saluto!
Ax

il 30/06/2011 alle 08:44

sensualissima, i percorsi dell' amore sono sempre gli stessi, ma mai muore la speranza di trovare un buco nella rete, qualcosa che ci parli dell'oltre...splendida caro ax

il 30/06/2011 alle 13:35

grazie Arturo, lieto che tu abbia scoperto questo lato nella mia poesia, che è velato ma certamente trainante.
Un abbraccio e grazie per le tue parole!
Ax

il 30/06/2011 alle 15:18

Bello quel bolero di ferrivecchi che sognano rose e suggestiva la chiusa con quel rogo di candele a sciogliere la notte, ambedue mi han colpito di più di questa tua bellissima poesia.
Buon fine settimana Ax e complimenti sempre...
Un abbraccio...
helan

il 01/07/2011 alle 10:07

lieto che tu abbia apprezzato quel bolero, carissima, è stato lo scheletro su cui ho avvolto l'intera poesia...
Un abbraccio caro
Ax

il 01/07/2011 alle 14:11