qualcuno potrebbe chiamarla prosa, e non poesia, a me non interessa, l'unica discriminante è per me la capacità di emozionare, ed io mi sono emozionato, per me questa è poesia, ed anche molto bella...
bella. in una società giusta i figli dovrebbero essere i figli di tutti. si dovrebbe essere meno egoici senza pensare che è speciale poichè mi somiglia, questo lo squallore che ci contraddistingue. ci sono tribù in giro per il pianeta che praticano questo Pensiero.
bella bellissima..sarebbe bello che tutti la pensassero così.
complimenti
ninetta
lettera che monta a gradi verso il finale in acuto, gran bel tema e gran bel senso che condivido, Rich.
grazie a tutti per i vostri positivi riscontri; mi confortano, mi spronano, mi fanno piacere...
saluti, pnine
E' una poesia che sfiora senza retorica i temi sociali della solidarietà e della comunicazione.
Mi piace il tuo dire: "non girate altrove lo sguardo, io non lo farei". Forse è giusto proporsi come modello nel proprio piccolo, senza arroganza, per quello che si è: con l'anima in mano.
Bravo, la condivido in pieno.
Vania
Soltanto un vero genitore può esternare simili pensieri e soltanto chi ama i propri figli può far sua questa profonda e toccante poesia....
Non parlar mai male
ad una mamma
del proprio figlio....
anche se fosse lei
la prima a maledirlo.
Ti caverebbe gli occhi
e la tua lingua
farebbe a pezzetti
perchè lei , in lui ,
ama tutto ,
anche i suoi difetti!
Una maniera diversa di esternare il proprio amore per questi figli ma.....sempre vero amore !
Un amichevole saluto......GABRIELA.