non parlare di morte Arturo,
parla solo di vita ch'è bella
anche se tribolata.
Bella poesia riflessiva.
La tua amica Marì
ma la morte Marì è un illusione, così dico, così almeno spero...grazie Marì, ancora b.domenica
mediterranea, infuocata, supernietzchiana. piaciuta parecchio dalle parti di Rich-mond, continua così Pan.
mamma mia rich..grazie, anche a nome di Fritz, che fa sempre capolino..ciao
se il movimento dà l'anima alle cose e la morte è un'illusione...sicuramente ci troveremo da un'altra parte ..ci sarà la reincarnazione?
un caro saluto
ninetta
reincarnazione? E' sicuro, il problema è la coscienza, molto di noi verrà distrutto dopo la morte, perchè anche "dopo" c'è un percorso, e bisogna arrivarci preparati...vita e morte sono fratello e sorella, il nulla non esiste..grazie ninetta
il movimento è una proficua e bella metafora, grazie per lo spunto di riflessione
è proprio una realtà il movimento, non solo una metafora..grazie pnine
sono Panteista, da sempre, credo ad un Dio orizzontale, che esiste tra le cose, nella vita, nella natura, e non voglio credere nella morte, o forse mi illudo soltanto...grazie Kosè, un grande abbraccio
la mamma non c'entra, Fritz fa capolino perché gli devi molto, era una gran testa pensante. Hai l'anima greca.
gli devo molto, è vero..l'anima greca? Grazie mia cara, sono lusingato..
Il movimento è vita ed abbraccia tutto finanche la morte, rendendola una illusione. Vita che ha mille forme, cambia aspetto, pulsa, soffre e gioisce ma non muore mai. Tutto questo, ed anche più, in pochi elegantissimi versi. L’Arturo filosofo quando scocca il colpo di fioretto lo fa con stile… in questo caso poetico.
La concezione della divinità volgarmente detta "pagana" dai posteri, impropriamente, perchè non escludeva tale concezione un Dio "a monte"...la divinazzazione della natura e del cosmo, tragicamente persa dall' uomo, che ha portato pian piano alla situazione odierna, sotto gli occhi di tutti...ti ringrazio per la comprensione e per la tua condivisione Sancho, un caro saluto
è proprio vero, è una strada in salita, ripida e pericolosissima, bisognava passare anche nel territorio della morte e uscirne indenni, come testimoniano le antiche cerimonie di iniziazione...ma sono cose queste a cui l'uomo moderno guarda con sufficienza con le sue "superstizioni pseudo-scientifiche", che ci vuoi fare...combatteremo coi mutui cercando di ritagliarci spazi per non morire del tutto...grazie Ale