caro drago, conosco la tua sofferenza e ti sono vicina, la malattia porta alla visione d'un mondo che ha una dimensione particolare e come dici tu impregnata di sofferenza, non solo la tua ma anche quella che vedi in chi ti ama che soffre per te sentendosi impotente.hai un grande cuore e come poeta scrivi bene..a me piace..non possiamo piacere a tutti e tutti non sono buoni come noi.bisogna anche farsi una corazza per parare i colpi.le persone del tuo paese che hanno la lingua lunga evidentemente non hanno le capacità per capirti.
un abbraccio
ninetta