Cade all’ impercettibile sfogliare
di pagine consunte
la vecchia foto ingiallita sugli orli.
Sorridiamo
sorrisi suggestivi fissi all’ occhio
dell’ obiettivo incantato stupore
sussurra una carezza quella luce
sui nostri volti ad annullare il tempo.
Abbagliava
il tono albeggiante del mondo
- l’ orizzonte rigato
di lampi azzurri dentro il nostro sguardo -
innocente
per noi splendeva e ci consumavamo
nella sua luce. Diafana
rifrazione di cielo nei cristalli
di neve a ricoprire
gli scalini smussati ed il selciato
lungo di pietra delle mura antiche.
Era fusione e intreccio primigenio
del cielo e della terra e congiunzione
astrale nei sorrisi
fermi rivolti verso Noi di oggi
nel nostro tempo sospesi.