La città è sotto assedio.
Quartiere dopo quartiere,
cadono gli abitanti,
( ottomila solo questa mattina )
e il modo è sempre uguale,
sempre gli stessi i sintomi:
dolori dappertutto,
bubboni,
febbre alta,
morte.
Per le strade
pianti, urla,
gemiti,
medici, stregoni, saltimbanchi,
offrono in ampolle di vetro,
le loro folli alchimie.
Gli ancor vivi
si percuotono in processione
implorando pietà.
Un nero messere
attraversa la città
con la sua coorte.
Passa,
guarda,
sfiora:
" è il male "
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