Non ci è sempre possibile esprimere ciò che ci fa male quando il legame è così forte e profondo e quando, parlarne, fa emergere il nostro fragile equilibrio affettivo. Ma chi ha ricchezza di sentimenti e particolare sensibilità ha capacità di lanciare leggeri aquiloni a cui legare la catena di pensieri per lasciare che voli in mille ardite metafore, a liberare il cuore dal peso che lo opprime. Dalle ”vetrate” che delimitano il silenzio che scende dentro di noi, la poesia esplora visuali insolite, orizzonti aperti su cui le parole ricamano “petali” di nuvole e arcobaleni di speranza. Anche se mi sento trascinare nel tuo vortice “mi perderò” e sento le lacrime affacciarsi sul sentimento che il tuo diluvio di pensieri risveglia in me, non voglio piangere. Quella bambina che ha paura di essere lasciata sola al buio vive nell’anima di tutti noi, ma la poesia, quando è così bella, può darle quella luce di cui ha bisogno e può aprire le vetrate al sole che riscalda anche il dolore più grande.
Moirym
non ti perderai perchè tua madre è dentro di te, nei tuoi pensieri, nella tua anima, nel tuo sangue...fa parte di te.
la mamma è parte essenziale del nostro conscio ed inconscio, è stampata a fuoco nella nostra personalità e anche quando va via non ci lascia mai davvero...
mi sono persa io nei tuoi versi : in ogni strofa affiora un ricordo ed emerge la figura di tua madre viva e rassicurante, protettiva e forte...
bellissima la poesia, evidente il tuo timore di perderla definitivamente...ma non accadrà. Una mamma è per sempre :-)
baci
eos
Cari amici, ieri sera durante una manifestazione culturale dove è stata letta questa poesia, io mi sono sentita in dovere di prendere la parola e spiegare...sì sì lo so, le poesie non si spiegano, tuttavia ho voluto far partecipi tutti i presenti del perchè di questi versi
"Allora mi perderò,
come chi teme il buio,
come quando bambina ti lasciai la mano"
a 5 anni andai con mia madre in pellegrinaggio alla basilica di Pompei, dopo il pranzo era prevista una visita agli scavi di Pompei...fu lì che mi persi, mi smarrii in quei vicoli saturi di storia..ero come in un mondo incantato..lasciai la mano di mia madre...ed ella mi cercò disperatamente...quella fu l'unica volta in cui lasciai la "mano" di mia madre...grazie per l'attenzione e l'affetto dimostrato nei vostri commenti.
con affetto. anna
Non ho parole cara amica, mi ha emozionato leggere questa tua poesia dedica. Il paragone con tua madre che una volta ti aveva persa quando eri piccola e quando invece sarai tu a perdere tua madre, questo scambio di parti... l'hai scritto in modo... non trovo le parole adatte, scusami.
Con affetto
Fabio
Anche se la tua bravura è acclarata, ogni volta che leggo una tua nuova poesia, come questa che è magnifica, io m'incanto nel leggerti. Sei bravissima Anna e non trovo parole per commentarti come meriti.
Con ammirazione e simpatia,
helan
Sei una poetessa con dieci esse,
sono fiera di stare in mezzo a voi
con semplici parole scritte nel diario di bordo
mi sono inserita,( egregiamente accolta da tutti voi)
che siete persone speciali,e che ho cercato da una vita.
Poesia animata da un amore viscerale di figlia adorata.
buon inizio di settimana.
Marygiò