PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/05/2011
Ti perderò, quando l’ultimo velo d’ombra
scenderà sulle spalliere delle tue rose gialle.
Io, impaurita da tanto silenzio,
guarderò dalle vetrate
dove cospirarono di briciole i tuoi passeri.

Se sfoglierò le pagine del tempo
la piena dei ricordi
affluirà di nenie antiche
e di favole che un giorno mi narrasti
con fare di teatrante.

Ti perderò,
quando il fiore dei tuoi anni
smarrirà l’ultimo petalo
e a me resterà solo il profumo
del pane mattutino.
Un’ansia irragionevole
frugherà tra le cose passate
per caparre di reliquie.

Quel giorno,
un vento di libeccio
spazzerà l’eco di un canto,
e a guardia del tuo bucato
si leverà il cipresso del tedio.

Crescerà un lenzuolo di muschio
sull’orma che lasciasti nel giardino
e gli amorosi sguardi,
che un giorno germinarono bagliori,
saranno fiaccole spente.

Allora mi perderò,
come chi teme il buio,
come quando bambina ti lasciai la mano,

mi perderò, inciampando nella trama oscura
della tua epigrafe se non risponderai al mio richiamo,
madre.
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Non ci è sempre possibile esprimere ciò che ci fa male quando il legame è così forte e profondo e quando, parlarne, fa emergere il nostro fragile equilibrio affettivo. Ma chi ha ricchezza di sentimenti e particolare sensibilità ha capacità di lanciare leggeri aquiloni a cui legare la catena di pensieri per lasciare che voli in mille ardite metafore, a liberare il cuore dal peso che lo opprime. Dalle ”vetrate” che delimitano il silenzio che scende dentro di noi, la poesia esplora visuali insolite, orizzonti aperti su cui le parole ricamano “petali” di nuvole e arcobaleni di speranza. Anche se mi sento trascinare nel tuo vortice “mi perderò” e sento le lacrime affacciarsi sul sentimento che il tuo diluvio di pensieri risveglia in me, non voglio piangere. Quella bambina che ha paura di essere lasciata sola al buio vive nell’anima di tutti noi, ma la poesia, quando è così bella, può darle quella luce di cui ha bisogno e può aprire le vetrate al sole che riscalda anche il dolore più grande.
Moirym

il 29/05/2011 alle 12:48

non ti perderai perchè tua madre è dentro di te, nei tuoi pensieri, nella tua anima, nel tuo sangue...fa parte di te.
la mamma è parte essenziale del nostro conscio ed inconscio, è stampata a fuoco nella nostra personalità e anche quando va via non ci lascia mai davvero...
mi sono persa io nei tuoi versi : in ogni strofa affiora un ricordo ed emerge la figura di tua madre viva e rassicurante, protettiva e forte...
bellissima la poesia, evidente il tuo timore di perderla definitivamente...ma non accadrà. Una mamma è per sempre :-)
baci
eos

il 29/05/2011 alle 13:28

Cari amici, ieri sera durante una manifestazione culturale dove è stata letta questa poesia, io mi sono sentita in dovere di prendere la parola e spiegare...sì sì lo so, le poesie non si spiegano, tuttavia ho voluto far partecipi tutti i presenti del perchè di questi versi
"Allora mi perderò,
come chi teme il buio,
come quando bambina ti lasciai la mano"
a 5 anni andai con mia madre in pellegrinaggio alla basilica di Pompei, dopo il pranzo era prevista una visita agli scavi di Pompei...fu lì che mi persi, mi smarrii in quei vicoli saturi di storia..ero come in un mondo incantato..lasciai la mano di mia madre...ed ella mi cercò disperatamente...quella fu l'unica volta in cui lasciai la "mano" di mia madre...grazie per l'attenzione e l'affetto dimostrato nei vostri commenti.
con affetto. anna

il 29/05/2011 alle 13:59

Non ho parole cara amica, mi ha emozionato leggere questa tua poesia dedica. Il paragone con tua madre che una volta ti aveva persa quando eri piccola e quando invece sarai tu a perdere tua madre, questo scambio di parti... l'hai scritto in modo... non trovo le parole adatte, scusami.
Con affetto
Fabio

il 29/05/2011 alle 23:37

Anche se la tua bravura è acclarata, ogni volta che leggo una tua nuova poesia, come questa che è magnifica, io m'incanto nel leggerti. Sei bravissima Anna e non trovo parole per commentarti come meriti.
Con ammirazione e simpatia,
helan

il 30/05/2011 alle 01:45

Sei una poetessa con dieci esse,
sono fiera di stare in mezzo a voi
con semplici parole scritte nel diario di bordo
mi sono inserita,( egregiamente accolta da tutti voi)
che siete persone speciali,e che ho cercato da una vita.

Poesia animata da un amore viscerale di figlia adorata.

buon inizio di settimana.
Marygiò

il 30/05/2011 alle 06:58