M’ inoltro nella selva
filtro di nebbia di esili memorie
trascoloranti ombraluce.
Sono legate ai rami
le tue parole
poi lievemente si sciolgono
come le macchie d’ oro
che la betulla cede alla stagione
e s-coprono i grovigli
aspri delle radici avviluppate
affioranti dal dentro sul terreno
fecondo della vita.

Affacciata alla pagina
scorro le tue parole.
Affilate sugli orli
mi scalfiscono le dita
umettate a sfogliare
immagini scabre e soavi
inquietudini fonde
di un lungo chiedere
le tue parole.