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Utente eliminato
Pubblicata il 26/05/2011
la piccola cittadella trattiene sempre il suo incanto nelle vie recondite del centro
dove si ritrovano le illusioni
nelle memorie dei suoi immensi
vicoli stretti divampano varchi temporali
vortici dagli odori saraceni
spirali di antichi mari nascosti dietro le case stremate percosse
dallo sfarzo barocco di vetuste chiese
con lo sguardo torvo a rimproverare
il silenzio immobile
dei mercati nella notte
fugaci essenze volanti del giorno
avrei voluto riempire
tutto questo con l' abbondanza dei tuoi fianchi
delineando i vicoli sulle rotondità senza fine
dei tuoi seni frutti della premura di maggio
sentire il mare nel tuo ventre melograno
vederlo scendere
giù dalla nera terra
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Io la leggo molto sensuale,
piaciuta tanto.
Complimenti.
Marygiò

il 26/05/2011 alle 15:03

mi hai fatto ricordare i vicoletti di Genova quando tantissimi anni or sono feci una vacanza, quelle stradine, i profumi di spezie , l'odore d'antico , tutta la poesia è carica di sensualità, specie nella chiusa..
molto bella.
ninetta

il 02/06/2011 alle 19:32