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Pubblicata il 26/05/2011
Caracollo su strade piene di buche
allegro
quando il cielo è chiaro
pieno di luce
son belli i colli, le campagne
piene di fiori di campo
i fieni tagliati
le rose
i cani pigri, le orecchie abbassate
dietro cancelli di vetro

Son strade già corse
un altro me le ha conosciute
con un altra vita
improvvise ora, nuove
i papaveri rossi, a gruppi
sembravano erbacce
fino a poco fa
ora son bambini
che si voltan col vento
ogni volta che una macchina passa

Gli oggetti, il mondo
il solito mondo
fuso
riforgiato di nuovo
ed anche se solo
sorrido
si, stamattina sorrido
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stavolta i cani pigri. adorabile, fanciullesca, così technicolor che sembra uscita dal "mago di Oz"...
è una magia che ha fatto sorridere persino Vernòn. Richcomplimenti.

il 26/05/2011 alle 11:53

P.S:il titolo sembra la risposta positiva al libro di Faletti "Io uccido", ci avevi pensato?

il 26/05/2011 alle 12:43

bellissimo affresco lirico di un tempo che fu ma che ha ancora dei profumi da riscoprire, magari in altri fiori che sono più freschi...
LA chiusa è bellissima!
Un abbraccio
Ax

il 26/05/2011 alle 13:52

è che il mondo lo percepiamo prima che con i sensi esterni, con quelli interni e la tua rinascita di cui nella precedente poesia, ti fa vedere e sentire diversamente le cose. Non è cambiato il mondo, sei cambiato tu, non più ripiegato su te stesso ma più partecipe anzi, ora partecipe, a quanto prima ti lasciava indifferente e quasi infastidito.
bellissima l'immagine dei papaveri come bambini curiosi ed entusiasti: lo sei anche tu!
ti abbraccio
eos

il 26/05/2011 alle 14:49

E noi siamo felici per te per questo
giono festoso e sorridente.
Oggi hai lo sguardo benevole
verso la natura e il mondo
Bravo Arturo.
Ciao!

il 26/05/2011 alle 20:10

No, non ci avevo pensato...a dir la verità il titolo a ripensarci mi sembrava un pò scemo, ma mi era venuto così...grazie per il "mago di oz" e per i miei cani pigri, ti facciamo tutti insieme un inchino..ciao

il 26/05/2011 alle 21:21

un tempo "ritrovato" , un pò alla Proust...ma son momenti, passerebbero presto dimenticati se non ci fosse la scrittura...grazie caro ax

il 26/05/2011 alle 21:23

il papavero è un fiore che amo moltissimo..cresce da solo, nessuno lo cura, lo trovi nelle scarpate abbandonate, nei posti piu' impensati..tenace e bellissimo, umile, mi piace tanto il suo fondo nero, per esempio....grazie cara eos delle tue belle parole, ti abbraccio anch'io

il 26/05/2011 alle 21:27

Sono momenti che cerco di fermare Dora, stati d'animo...grazie veramente, e una bella serata

il 26/05/2011 alle 21:30

a parte la felicità che traspare in ogni verso, mi fai pensare ad un viaggio che potrebbe essere quello che riporta alla tua infanzia, dove gli oggetti , le cose che guardi le vedi con gli occhi magici dei bambini. molto belle le metafore ed i papaveri.
saluti.sorridi sempre..
ninetta

il 26/05/2011 alle 21:54

si potrebbe essere, anche se a volte il tempo si sovrappone, passato e presente diventano tutt'uno, e indistinguibili...si ninetta, proverò a sorridere il piu' possibile...grazie

il 26/05/2011 alle 22:55

A parte che adoro la campagna e soprattutto i papaveri, questa tua mi è piaciuta tutta ma la chiusa ancora di più, quel stamattina sorrido, sorrido, mi fa pensare a un giorno diverso da ieri, dove la bellezza per le cose semplici che ti stanno intorno hanno rischiarato la tua anima..bella, profonda e semplice al tempo stesso..Snow

il 27/05/2011 alle 19:17

un giorno come tutti gli altri, dove si vedono le cose con occhi diversi, forse ti sarà capitato anche a te...fa parte del mistero dell' animo umano, e poi vivo in campagna, ho descritto semplicemente quello che ho visto, a parte qualche nota onirica...grazie Snow, sei gentile

il 27/05/2011 alle 21:38