Impietriti
si assopiscono
canuti marosi
gongolano
molecole malate
adulate
da un poliptoto
di suoni
imbevuto il viso
in intingoli d'ignoranza
torbido limo
mite s'infratta
negl'ingranaggi
dell'inconscio
losche mani
levigano
alacremente
superflue difformità
tra inutili
calci al vento
sfuma la luce
del libero arbitrio.