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Utente eliminato
Pubblicata il 19/05/2011
Metamorfosi dei sensi

Pensoso in riva al fiume quel dì s’interrogò poiché
diverso strano e in tutto misterioso gli apparve
quell’accadimento che l’acqua in corsa gli mostrava
fatta d’opposti di dubbi e di incertezze varie:
ritto era, in piedi, e nel riflesso si vedeva curvo,
nel fior degli anni ancora e compariva qual cadente
vecchio, di bell’aspetto era orrido alla vista invece
il suo sembiante. E poi ancora cos’è questo mistero
ancor s’interrogava pensoso in riva al fiume:
quale dunque era la stagione: gelido inverno
e freddo o invece una afosa e calda estate?
E poi, solo, libero e ramingo sopra un monte:
grandi silenzi e infiniti spazi, niente affanni, pace
o chiuso, in gabbia, in città tra una vociante folla:
calca opprimente, vista impedita ed un
urtato dolorante petto? Cosa era quel
giardino? Rose dal profumo dei mughetti
mughetti rossi dal profumo intenso
della rosa! La pioggia lo bagnava e
si sentiva completamente asciutto,
una fame divorante lo assaliva
e nel contempo si sentiva sazio,
voleva parlar d’amore ma in cuor
sentiva sentimenti d’odio. Smarrito
non capiva poi se sua oppure di
qualch’altro, se tutta vera o invece
tutta falsa, se occorsa poi in sogno
o vissuta per davvero e poi, nel tempo,
se ieri o in un passato più lontano fosse
questa storia. Era il riflesso rotto e distorto
dell’acqua nella corsa che portava
a questi dubbi, a nuove e immotivate
sensazioni al porre a tutti i sensi
domande insensate per la mente?
Dubbia lettore è per tutti la risposta:
quello spintone in riva al fiume gli parve
allora come una carezza era
già morto annegato ma ancora
vivo per sognare ?
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quando i fortunati bucano l'asfissiante quotidiano, in visioni intuizioni libere dal tempo inventato .

il 20/05/2011 alle 08:48

commento bellissimo

grazie

un caro saluto

rusticus

il 24/05/2011 alle 08:00